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«Caro Beppe, le tue battaglie le ho già fatte io»

«Caro Beppe, le tue battaglie le ho già fatte io»

(...) non usano il finanziamento pubblico per mantenere le proprie strutture di partito ma lo restituiscono ai cittadini attraverso vari canali, fra i quali radio radicale.
Dagli anni settanta i Radicali s'impegnano per abolire il finanziamento alla stampa di partito e a quella privata; negli anni ottanta, durante il Governo Spadolini, si chiese il taglio delle auto blu e dei costi della politica e, irrisi da tutti, anche, per primi, la diminuzione del debito pubblico.
Nel 1992 i Radicali hanno promosso i referendum per abrogare il finanziamento pubblico ai partiti e per cambiare la legge elettorale in senso uninominale maggioritario anglosassone. Lo so bene perché, insieme a Maurizio Turco e a Rita Bernardini, sono stato il coordinatore nazionale della campagna referendaria. Dal 1974 ad oggi i Radicali hanno promosso 110 referendum raccogliendo in totale più di sessantatré milioni di firme regolarmente autenticate e certificate. Di questi la Corte Costituzionale ne ha bocciato 48, mentre il Parlamento è intervenuto approvando 8 nuove leggi per impedire ai cittadini di esprimersi. Il popolo italiano ha così potuto votare per quarantasette dei referendum promossi dai Radicali e per trentacinque volte, hanno prevalso i «sì».
Alcuni fra i tanti referendum. Abolizione: ergastolo, porto d'armi, caccia, pesticidi, contribuzione automatica ai sindacati, golden share, carriere automatiche dei magistrati, ordine giornalisti, incarichi extragiudiziari dei magistrati, rimborso spese consultazioni elettorali e referendarie, articolo 18, abolizione al fine di: privatizzare la Rai, liberalizzare gli orari negozi, separare le carriere fra pubblico ministero e giudice, consentire la fecondazione eterologa. Ai Radicali si devono riforme storiche, tra le quali la legalizzazione dell'aborto, l'introduzione del divorzio, l'obiezione di coscienza, il voto ai diciottenni, la depenalizzazione dell'uso personale di droghe leggere, la chiusura dei manicomi e l'affermazione dei diritti dei transessuali. Dal 1980 con lo slogan «svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai» i Radicali iniziano da soli la loro battaglia «contro lo sterminio per fame nel mondo». Io stesso sono stato fra i primi in Italia a praticare l'obiezione fiscale alle spese militari e a Genova nel 1980 io solo mi sono incatenato ai cancelli della fiera navale bellica di Genova, dove i generali iraniani e iracheni comprarono le armi poi usate per la guerra Iran - Iraq e le mine con le quali infestarono il Golfo Persico. Negli anni settanta promotori delle prime battaglie ambientaliste ed ecologiste e, promotori delle prime liste verdi alle quali abbiamo regalato il simbolo del sole che ride (Hotel Nazionale in piazza Montecitorio mitica riunione fino alle quattro del mattino con gli esponenti della Legambiente).
In tutto il periodo del terrorismo e della lotta armata i Radicali sono stati gli unici che hanno utilizzato la pratica della nonviolenza. 1987 Referendum contro il Nucleare e quello Tortora per la Giustizia Giusta concernente la responsabilità civile dei magistrati. Entrambi stravinti. Il secondo però da sempre disatteso. Le conquiste ottenute a livello internazionale sono molte e importanti, anche se pressoché sconosciute in Italia: costituzione della Corte Penale Internazionale contro i crimini di guerra con sede all'Aia, Onu moratoria della pena di morte nel mondo, stop alle mutilazioni genitali femminili, denuncia delle violazioni dei diritti umani nel mondo.
Nel mese di agosto del 2000 i Radicali lanciano per primi l'elezione online per eleggere venticinque nuovi membri del Comitato di Coordinamento dei radicali. È così che Luca Coscioni inizia la sua battaglia per la libertà della ricerca scientifica, la clonazione terapeutica e l'utilizzo delle cellule staminali degli embrioni soprannumerari. Negli ultimi anni una delle campagne dei Radicali, mai attuale come ora, è stata la richiesta dell'istituzione dell'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Si tratta della pubblicazione online della situazione patrimoniale dei singoli, prima e dopo l'incarico ricoperto, e una periodica relazione dettagliata del lavoro svolto.
Come vedi, caro Beppe, non ti dico che tu sia in ritardo, è solo probabile che noi Radicali siamo sempre troppo in anticipo. E questo te lo confermo anche grazie alla mia esperienza di oltre trentasette anni relativa a: alimentazione, salute e ambiente. Nel 2007 ho creato con il Metodo René Andreani la Salute a 5 Stelle (Energetica Vitale, Mentale Intellettuale, Sociale Comunicativa, Emozionale Passionale, Fisica Naturale). Dopo quaranta anni di dure battaglie, successi e delusioni l'entusiasmo e le forze sono leggermente affievoliti ma le speranze restano intatte. La piovra della sindacatocrazia e della partitocrazia ha ancora mille tentacoli e abbatterla non sarà facile in un paese a base cattocomunista. Auguro ai tuoi ragazzi di cambiare il "palazzo" senza farsi cambiare: difficile, ma non impossibile. Ultimo suggerimento è quello d'imparare perfettamente i regolamenti di Camera e Senato per farli rispettare ed eventualmente cambiarli. I soldi vanno e vengono, ma le esperienze e le conoscenze rimangono. Avendo fatto una vita da zingaro - viaggiatore mi considero molto fortunato perché, nel mio girovagare, ho conosciuto persone eccezionali dalle quali ho appreso moltissimo. Alcune mi hanno concesso un dono inestimabile: la loro amicizia.

Fra queste Jacques Mayol, Marco Pannella, Alexander Langer, Armando D'Elia, Leonardo Sciascia, Luigi De Marchi, Bruno Zevi, Vittorio Gassman, Gianfranco Spadaccia, Enzo Tortora, Orazio Bagnasco, Gian Luigi Melega, Roy Martina, Ernest Bauer, Gaetano Azzolina, Angelo Pezzana, Mariateresa Di Lascia, Adele Faccio, Adelaide Aglietta, Natalia Ginzburg, Emma Bonino, Alma Rodriguez, Mimma Forster. Tanti auguri da un vecchio radicale. Per concludere che ne diresti per un Parlamento vero e per una vera Repubblica Marco Pannella senatore a vita ed Emma Bonino Presidente della Repubblica?

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