(...) nei colombari prefabbricati da sistemare in una zona più sicura del cimitero». Per l'assessore Elena Fiorini, che ieri ha risposto a un intervento del grillino Mauro Muscarà sul vergognoso degrado del camposanto di Bolzaneto, i morti devono finire nei prefabbricati di cemento. Inutile stare lì a ripristinare i colombari storici della delegazione genovese. Per l'operazione «tomba sicura» meglio essere pratici e risparmiare.
«Sono anni che la situazione alla Biacca è in uno stato di gravissimo abbandono - ha replicato Muscarà -. C'è un sacco di gente, soprattutto anziani, che non riescono neanche a portare il crisantemo al caro defunto». «Il Comune ha impedito l'accesso per questioni di sicurezza - puntualizza Fiorini - sono state realizzate opere per fermare frane e smottamenti. In effetti una parte del cimitero sta cadendo a pezzi. Abbiamo fatto una serie di sopralluoghi e le relazioni dei tecnici di Tursi dicono che i movimenti di terra sono inarrestabili per cui c'è pericolo. Non possiamo quindi togliere le transenne. Il progetto della giunta Vincenzi prevedeva di estumulare le salme, mettere in sicurezza la zona, ricostruire il sito e custodire nel frattempo le 500 salme in un idoneo deposito. Invece, credo che la soluzione del prefabbricato sia più favorevole per i cittadini, che non dovranno sborsare un euro per il trasferimento, e meno costoso per il Comune che non ha risorse finanziarie sufficienti».
Dai colombari prefabbricati allo stop ai negozi automatici «erogatori di cibi e bevande». Ieri in «question time» la consigliere doriana Marianna Pederzolli ha proposto di «contenere il fenomeno» perché «un addetto commerciante in carne e ossa garantisce un presidio sociale sul territorio, non garantito da una macchinetta». «Cercheremo di frenare il boom dei distributori automatici - ha detto l'assessore Francesco Oddone - perché c'è un rischio di forte squilibrio di offerta commerciale».
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