Don Gallo su Youtube: la chiesa come la festa dell'Unità Il canto di «O bella ciao» per l'Immacolata

Don Gallo che canta «O bella ciao» non è certo una notizia da prima pagina. Che la canti in chiesa, neppure, visto che da tempo ormai ha trasformato l'altare in un palco della festa dell'Unità. Eppure il popolo di internet sembra aver improvvisamente scoperto il prete rosso e le sue «invenzioni». Tanto da trasformare il «solito» cortometraggio sul canto partigiano al termine della messa in un vero successo di youtube, il canale più seguito per i video autoprodotti.
A ieri le immagini del compagno in tonaca erano già state viste 102.571 volte, numeri ai quali vanno aggiunti più di 11.000 contatti raccolti da altri video che rilanciano lo stesso avvenimento. In rete è finito il momento della benedizione a conclusione della cerimonia sacra dell'8 dicembre 2012, che viene presentata non certo come la ricorrenza dell'Immacolata Concezione di Maria, ma come il 42° compleanno della comunità di San Benedetto. Il sacerdote, sventola una stola rigorosamente rossa (in spregio ai dettami liturgici che la imporrebbero bianca) come fosse una sciarpa allo stadio e intona quello che a guerra finita è stato scelto convenzionalmente come il canto dei partigiani. Tutta la chiesa si unisce all'osanna blasfemo con tanto di battimani sotto l'occhio attento di tanti telefonini e videocamere pronte a catturare il momento da rilanciare su youtube. Nella pagina internet però c'è solo lo spazio per una breve descrizione del momento, ma sotto si legge che «i commenti sono disabilitati per questo video», per evitare che magari una buona parte dei centomila e passa utenti che l'hanno visto potessero esprimere la loro opinione.

Così era stato anche nel 2010, quando sempre nella stessa messa dell'8 dicembre, don gallo aveva cantato «O bella ciao» in duetto con Gino Paoli. Ma il popolo del web evidentemente lo preferisce come solista, visto che in quell'occasione i contatti sono stati, in oltre due anni, appena 28.562. Non è sempre la novità a fare audience.