Donna morta al San Martino: l’autopsia «scagiona» le protesi

Donna morta al San Martino: l’autopsia «scagiona» le protesi

Le protesi al seno rimosse alla donna morta a Genova ventiquattr’ore dopo essere tornata a casa dall’ospedale non hanno nulla a che vedere con la sua morte. A questa conclusione è giunto il medico legale che ieri ha eseguito l’autopsia sul corpo della donna. L’esame ha riscontrato sul corpo della paziente «una brutta situazione cardiopolmonare». Saranno effettuati ulteriori esami istologici. «Ma di certo le protesi - ha detto il medico legale Benedicta Astengo - non hanno nulla a che vedere con le cause della morte».
Ma del caso genovesi si occuperà anche Roma. Il presidente della Commissione d’inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando ha scritto all’assessore alla Sanità Claudio Montaldo, chiedendo una relazione sulla morte della donna di 65 anni avvenuta lunedì, 24 ore dopo essere stata dimessa dal San Martino dove le avevano rimosso protesi al seno applicate 16 anni fa. Il pm ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando l’omicidio colposo.

Già ieri comunque il chirurgo estetico Giulio Basoccu, responsabile della Divisione di Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano aveva escluso che la morte della donna possa essere collegata in alcun modo alla protesi, «ma piuttosto credo che sia legata alle complicanze che possono avvenire dopo qualunque intervento».

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