Dopo quattro anni di successi a bordo del trenino storico Genova Casella, lo spettacolo «Donne in guerra» passa in teatro.
E viene quindi ripensato sempre mantenendo il rapporto ravvicinato tra attrici e spettatori che caratterizza la versione «in viaggio», ma inventando nuove soluzioni registiche e attoriali per coinvolgere il pubblico in una dimensione sempre più intima ed emotiva.
Il testo ideato e diretto da Laura Sicignano sarà al Teatro Cargo di piazza Odicini, a Voltri, oggi e domani alle 10, per la rassegna dedicata ai ragazzi delle scuole. Si tratta, come sa chi conosce l'opera, di un viaggio nella memoria.
Durante la Seconda Guerra Mondiale dalle città molte famiglie erano sfollate nelle campagne e si spostavano avanti e indietro su piccoli convogli ferroviari, che spesso venivano presi di mira come bersagli civili delle aviazioni di nemici e alleati. «La mia generazione è l'ultima ad essere cresciuta con i racconti della guerra, narrati da chi l'ha vissuta in prima persona. Abbiamo questo bagaglio preziosissimo. Si tratta di racconti spesso frammentari.
La memoria degli anziani si fissa su alcuni singoli episodi, che vengono ripetuti all'infinito. E su dettagli», racconta la regista.
E prosegue: «Raccogliendo le testimonianze delle donne della Seconda Guerra Mondiale per scrivere Donne in guerra, raramente abbiamo trovato narrazioni compiute, ma piuttosto schegge, aneddoti, immagini come lampi...
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