È uno spettacolo sulle dipendenze delluomo moderno (il calcio, lo shopping, il cellulare, la televisione, la Nutella, le sigarette, internet). Alessandro Bergallo, attore comico, autore e cabarettista, porterà in scena venerdì 9 marzo al Teatro Gassman di Borgio Verezzi (alle 21,15) «Box3», terzo capitolo di «Box». Dopo aver analizzato le paure ancestrali e personali nascoste dentro di sé in «Box» nel 2009 ed essersi spinto a esaminare il rapporto freudiano con la madre e la tecnologia in «Box2» nel 2010, Bergallo ora scandaglia il rapporto di dipendenza-indipendenza che lega luomo moderno a oggetti, situazioni e tecnologia.
Come nelle «scatole» precedenti, si ride molto grazie allironia e alla comicità istrionica di Bergallo, ma si riflette anche sulle prigioni che ci costruiamo da soli. Bergallo, che ha fatto parte dei Cavalli Marci dal loro esordio fino al 1998, ha scritto «Box 3D» insieme ad Emanuele Conte. Lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse di Genova e Conte ne cura anche la regia. La novità del terzo capitolo di «Box» è semplice e rivoluzionaria: Bergallo esce dalla scatola per rompere quelle degli altri. Per questa nuova sfida ha scorrazzato libero per le vie di Genova, armato di telecamera e microfono per intervistare più o meno seriamente, gli abitanti di questo mondo, che a lui sembrano del tutto alieni.
Il risultato sono una serie di conversazioni con la gente comune, che hanno portato a confessioni esilaranti, comiche, intelligenti, metafisiche, imbarazzanti e a volte poetiche, sulle migliaia di dipendenze che riguardano l'uomo moderno.
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