Frey sale sulla «400» e prenota il posto a Zé Love

Forse nessuno, e neanche lo stesso Sebastian Frey, avrebbe immaginato di festeggiare le 400 gare in serie A, in un contesto così particolare. Il portiere più battuto della massima serie, nonostante sia sempre risultato il migliore del reparto offensivo, in una situazione di classifica non ancora preoccupante, che però non lascia dormire sogni tranquilli. Lo stesso portierone francese ne è consapevole. «Questa fase della stagione è davvero importante e se non avessimo pareggiato alla fine con il Parma sarei stato più impensierito. A Lecce comunque dovemmo dare continuità al risultato di sabato scorso, portando a casa almeno un punto per tenere dietro proprio la compagine giallorossa». Un attimo di silenzio per ribadire un concetto molto importante. Che ancora nessuno, se non mister Marino, aveva espresso con chiarezza e decisione. «Il nostro principale obiettivo è quello di ottenere la salvezza, poi potremmo pensare alla prossima stagione dove sono convinto che potremmo ottenere risultati importanti».
Già, ma intanto domani c'è da affrontare una formazione in forma strepitosa che fa della velocità in attacco, la propria arma principale. Mentre la difesa del Genoa ha dimostrato di soffrire in maniera particolare queste caratteristiche degli avversari. Dall'alto della sua esperienza il numero uno rossoblu si salva in corner. «Comunque credetemi che non sono arrabbiato con i miei compagni visto che lavoriamo e ci impegniamo in tutti gli allenamenti per cercare di migliorare le cose. Anch'io non riesco proprio a capire come mai subiamo così tanti gol. Probabilmente l'unico difetto che abbiamo è quello di parlare troppo poco tra di noi in campo. Ma stiamo lavorando in settimana pure su questo aspetto». In terra pugliese mancherà ancora una volta Alberto Giardino, Frey però sponsorizza Zé Eduardo. «Sono dieci giorni che vedo Zé in grande spolvero, non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello mentale. Credo che il suo momento peggiore sia passato».
E sull'assenza dell'ex attaccante viola precisa. «Alberto c'è mancato molto, non tanto in fase realizzativa quanto in fase di costruzione del gioco e nella fase del non possesso. Comunque ha grande voglia di rientrare e di far bene in questo finale di stagione». Per Sebastian Frey quella di Lecce non sarà dunque una partita come le altre. Sono pochi quelli che possono vantare così tante prestazioni nel campionato più difficile del mondo, soprattutto con una media voto sempre sopra la sufficienza. Per questo avrà guanti e scarpe speciali. Con il suo nome e cognome vicino al numero 400. «Voglio ringraziare tutte le società dove ho giocato. Dall'Inter che mi ha portato in Italia, al Verona, al Parma dove ho vinto la Coppa Itala, alla Fiorentina dove ho potuto giocare la Champions League. Infine devo esprimere riconoscenza al Genoa, società e tifosi, che mi hanno trattato alla grande fin dal primo minuto che sono arrivato. Voglio far bene con questa maglia». Mister Marino nell'ultima seduta prima della rifinitura ha ritrovato tutti i nazionali, ma perde Birsa per un problema muscolare. Giardino ha lavorato con il gruppo per buona parte dell'allenamento. Andrà comunque con la squadra a Lecce. Con la Juventus ci sarà.
Intanto il patron Preziosi presente all'assemblea della Lega non si è lasciato l'occasione per tornare sul mercato. «Cerci non è arrivato perché i viola volevano Veloso che non volevamo cedere». Sul presidente Beretta ha sottolineato: «L’obiettivo è quello di confermarlo sino alla fine del suo mandato, che era già una cosa condivisa».

Chiusura sulle polemiche del gol fantasma in Milan-Juventus: «Nella rete non vista da Tagliavento e dai guardalinee, ci vuole la moviola o un sistema elettronico che sia preciso nell'indicare se la palla ha oltrepassato la linea di porta».