«Il Genoa Cfc comunica di aver preso atto delle dimissioni irrevocabili del signor Pietro Lo Monaco ed esprime il proprio rammarico per l'intero esito della vicenda». Ora è diventato ufficiale quello che da ormai alcuni giorni si sapeva. Ma a distanza cominciano ad uscire i retroscena del divorzio tra il presidente Enrico Preziosi e l'ormai ex dirigente rossoblù. Nell'ultimo confronto nel teatro Alberti a Desenzano, di proprietà del numero uno rossoblù, non c'è stata una lite per incrinare il rapporto. Ci sono state alcune divergenze sui comportamenti e sulle prospettive che Lo Monaco ha avuto ed aveva in merito alla sua nuova carica all'interna della società di Villa Rostan.
Il primo punto, quella della rottura, è arrivato per l'ormai famoso discorso della «stella» che al suo arrivo proprio Lo Monaco aveva espresso. Inoltre una delle altre questioni che hanno incrinato il rapporto è stato il pessimo comportamento che si era instaurato tra Pietro Lo Monaco e tutti gli altri dirigenti ed impiegati di Villa Rostan. Tanto che si vocifera che Lo Monaco non trattasse propriamente in maniera educata sia i dipendenti che i giocatori. Inoltre a Preziosi non era andato giù il trattamento riservato al preparatore dei portieri Spinelli ed a quello atletico Pilati, messi improvvisamente da parte dopo anni di ottimo lavoro svolto al Genoa.
E così l'assai defilato ds Capozucca ha ripreso in mano le redini del mercato del Grifone, sempre sotto l'occhio vigile del patron Preziosi. E la prima mossa sarebbe quelle di riportare sotto la Lanterna, dopo tre stagioni, il portiere brasiliano Rubinho, che aveva lasciato Genova dopo la conquista del quarto posto con Gasperini. Scelta questa che sarebbe avallata in primis proprio da Spinelli, che l'aveva allenato portandolo ad ottimi livelli. Il portiere era d'accordo col Varese che però non ha ancora depositato il contratto. Benassi resta invece sullo sfondo, perché il l'estremo brasiliano arriverebbe a parametro zero e chiederebbe meno d'ingaggio del suo dirimpettaio leccese. Per quello che riguarda l'esterno d'attacco, si fanno sempre più insistenti i nomi di Vargas e del più volte nominato Barrientos, anche se al momento nessuna delle due trattativa sembra essere vicina alla conclusione.
Prima giornata intanto nel ritiro di Castel di Sangro per il Genoa. Per mister De Canio arriva subito una buona notizia. Infatti il difensore Cesare Bovo ha lavorato per la prima volta dal'inizio della stagione insieme al gruppo. Potrebbe essere così pronto per l'esordio in campionato. Sempre fermo invece Tomovic che non ha smaltito il colpo subito nella seconda amichevole disputata a Bormio, nella prima fase del ritiro. Per il resto c'è solo da segnalare il primo allenamento del nuovo arrivato Piscitella.
Il programma della prima settimana prevede in pratica lo stesso calendario adottato nel primo ritiro. E cioè doppia seduta quasi giornaliera per potenziare la resistenza e migliorare gli schemi. Dalla prossima settimana, amichevoli a parte, lo staff tecnico comincerà ad adottare la classica settimana tipo come se si giocasse nel week-end. Unico assente all'esordio in terra abruzzese era il capitano Marco Rossi, sentito ieri mattina nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta combine per il derby della Lanterna del maggio 2011, conclusosi con la vittoria dei rossoblù in pieno recupero. Il numero 7 del Grifone ha ribadito, secondo quanto appreso, quanto aveva già affermato al pubblico ministero nel ritiro di Bormio in Valtellina, e cioè che nulla sapeva di collette tra giocatori della Sampdoria per modificare il risultato della stracittadina.
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