Sottopassi vergognosi a Genova, anche nelle zone più «in» della città, come a Corvetto, in pieno centro, dove la situazione è particolarmente rimarchevole, o in via Merano a Sestri Ponente. Il caso è stato affrontato con un'interrogazione del capogruppo della Lega Nord in Regione Edoardo Rixi, che all'inizio del dicembre scorso ha chiesto al Comune se vi siano o meno in programma interventi di manutenzione straordinaria dei sottopassi cittadini. «Tra i sottopassi maggiormente deturpati dall'inciviltà delle persone e dell'incuria delle istituzioni c'è quello di via Merano che è diventato una vera e propria discarica di ogni genere di immondizia, e habitat per colonie di topi specie d'estate - dice Rixi -. Un altro sottopassaggio veramente poco presentabile e un pessimo biglietto da visita per i turisti è quello di piazza Corvetto, in uno stato di degrado avanzatissimo». Vandali, poca illuminazione, intonaci pericolanti e pavimentazioni sconnesse sono poi le caratteristiche di altre decine di sottopassi di Genova, che necessitano di interventi urgenti. A Rixi hanno risposto gli uffici comunali annunciando che proprio pochi giorni dopo la presentazione dell'interrogazione del leghista il consiglio comunale ha approvato una mozione che impegna l'amministrazione a «redigere una mappatura dei sottopassi cittadini verificandone le condizioni per dare avvio a un progetto complessivo, valutando la situazione caso per caso e, dove esistono le condizioni, valutarne il ripristino, per restituire loro funzionalità, agibilità e sicurezza».
Altro caso che sta a cuore a Rixi è quello che riguarda la situazione in cui versa una quarantina di famiglie di via del Molinetto, a Pedegoli, in Valbisagno che da dopo l'alluvione del 2011 sono impossibilitate ad arrivare a casa propria solo tramite una scala, visto che il ponte medievale che dava accesso alla strada carrabile è stato danneggiato e quindi chiuso. «La soluzione che pareva la migliore, ed è stata approvata a larga maggioranza anche dal consiglio della Valbisagno nella scorsa estate - dice il leghista - è quella di demolire tre edifici privati utilizzati come magazzini e cantine e realizzare una rampa anche carrabile, alternativa al ponte attraverso l'utilizzo di fondi europei, e dunque a costo zero per il Comune».
L'amministrazione ha risposto a Rixi sostenendo che dato «che l'accessibilità a via del Molinetto è comunque garantita da via Susanna Fontanarossa tramite scalette, non si è potuto procedere con appalto di somma urgenza». Tuttavia l'assessore comunale alle Opere pubbliche Giovanni Crivello aggiunge che nel novembre scorso «la società Elpis srl si è dichiarata disponibile a eseguire, a sue spese, l'intervento di accesso a via del Molinetto, compresi gli oneri di progettazione, di acquisizione degli edifici da demolire e di esecuzione dei lavori. Il commissario delegato... ha accettato l'erogazione liberale presentata dalla società Elpis e ha individuato il Comune di Genova quale soggetto attuatore dell'intervento».
Ma la risposta non è piaciuta a Rixi. «Non capisco perché una società dovrebbe fare i lavori gratis», dice il consigliere, «non mi è per niente chiaro, e poi credo che i residenti di via Molinetto, che pagano le tasse come gli altri, dovrebbero avere risposte dalle istituzioni».
Infine una nota positiva su un altro fronte.
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