(...) all'interno del centrosinistra (per tutta la carriera politica, anche da ministro osteggiò il compromesso storico) dall'altra parte invece è veramente incomprensibile l'ostilità nei confronti del fondatore del Rotary (organizzazione che riunisce quasi un milione e mezzo di iscritti in tutto il mondo: in Italia sono 40 mila, circa 3 mila nel distretto comprendente Liguria e Basso Piemonte) e verso gli orfani delle missioni militari e civili. Nonostante queste difficoltà il consiglio ha comunque approvato inviando ogni decisione finale alla commissione toponomastica di Palazzo Tursi.
Tutto il centrosinistra si è dimostrato invece compatto e unito durante il sentito dibattito sulla ormai annosa questione di Piazza Palermo. L'argomento dominante è stata l'eventuale pedonalizzazione dell'area antistante alle scuole della piazza. Questi lavori, una volta ultimati, saranno destinati a suscitare notevoli polemiche: metteranno sì in maggior sicurezza i circa 600 alunni che graviteranno negli istituti scolastici ma, allo stesso tempo, penalizzeranno sia gli ambulanti del mercato posizionati in quell'area costretti a spostarsi altrove sia gli abitanti dei palazzi di Passo Cavallino impossibilitati a usare l'auto per due giorni alla settimana. Una questione che, a detta dell'opposizione di centrodestra, avrebbe dovuto essere discussa nell'apposita commissione affinché si studiasse un compromesso per accontentare tutti. Niente da fare. E così, al momento di votare la mozione presentata a sorpresa dalla maggioranza, i consiglieri di Pdl, Lega, Lista Musso e uno del Gruppo Misto hanno optato per astenersi (gli «azzurri» e i «mussiani» sono addirittura usciti dall'aula) o per votare contro. «Quello adottato dalla sinistra è un metodo dittatoriale - ha detto Fabio Orengo del Pdl -. Ci hanno chiesto di esprimerci in cinque minuti su una mozione di cui non sapevamo nulla, alla faccia della partecipazione e della trasparenza. Non siamo stati in grado su due piedi di prendere una decisione su una questione che coinvolge troppi soggetti: abbiamo chiesto di fare un consiglio monotematico sull'argomento o il rinvio in commissione per sentire anche il parere di esperti ma non ce l'hanno concesso». Si andrà verso il «tutti contro tutti» dove ognuno cercherà di far valere le proprie ragioni già ribadite l'altra sera durante il dibattito aperto al pubblico.
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