«Rubano i bambini. Fuori i rom dai confini». Le foto più applaudite proiettate sullo schermo del Teatro della Gioventù sono quelle contro la criminalità, ma anche per la solidarietà come quelle delle «ronde anomale» di giovani padani sporchi di fango, che si rimboccano le maniche per aiutare gli alluvionati di Genova e della Toscana. Il prologo delle camicie verdi under 30 intitolato «I giovani e il futuro» ieri in via Cesarea ha fatto il pienone, con altri giovani di altri partiti, «ma non quelli del Pd che hanno ricevuto il niet dai segretari di partito» tuona il «regista» del Movimento Giovani Padani Flavio Di Muro. Tra gli intervenuti Lucio Brignoli (Lega), Walter Melillo (Diritti e Libertà), Alessandro Rivetti (Fratelli d'Italia), Luca Andreol (Pdl) e Francesco Gandolfi (La Destra).
Il «clou» con la sala zeppa di simpatizzanti (circa 500 persone) si è però registrato a metà pomeriggio quando a Genova è arrivato l'europarlamentare Matteo Salvini. L'incontro pubblico, tenuto insieme al capogruppo regionale della Lega Nord Edoardo Rixi e alla segretaria nazionale ligure Sonia Viale (braccio destro di Bobo Maroni), è stato moderato dal caposervizio de Il Giornale Diego Pistacchi, il quale ha sparato subito a bruciapelo: «Ma la Liguria è Nord?». «I liguri sono padani e resistenti - ha replicato Salvini - la Liguria fa parte della Padania per una questione di identità, storia, tradizione e libertà. È compresa nella macroregione del Nord. Intanto, una delle nostre proposte è che se i porti liguri producono 3 o 4 miliardi all'anno di tasse, queste devono rimanere a Genova, Imperia, Savona, Tigullio La Spezia e non devono finire a Roma. A ogni cittadino ligure bisogna chiedere se gli farà comodo avere 1000 euro in più in tasca o se preferisce perderli».
«Uscendo dal casello autostradale - ha continuato l'europarlamentare - ho visto i mega manifesti di Monti che recita di essere al servizio della Liguria. Una presa per i fondelli intollerabile. Mi veniva voglia di scendere dall'auto e strappare il poster. Vengo spesso a Genova e con la fidanzata mi piace girare nel museo a cielo aperto che è il centro storico più bello d'Europa. Purtroppo, la sinistra lo ha ridotto come lo ha ridotto. È un delitto».
«La Liguria guarda al Nord e facciamo parte della Padania, anche perché siamo lo sbocco naturale al mare - ha detto Viale - siamo liguri che non devono guardare a Roma e al centralismo, ma al Piemonte, Lombardia, Veneto per formare insieme la macroregione del Nord». «Dalle merci ai traffici, al turismo - ha aggiunto Rixi - la sinistra genovese ha tagliato i collegamenti con Milano e il resto dell'area industrializzata e produttiva del paese. Sì al più presto al Terzo Valico».
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