Levaggi chiama i «big» per salvare il tribunale

Levaggi chiama i «big» per salvare il tribunale

Un sopralluogo nel cuore della notte per vedere da vicino il nuovo Palazzo di Giustizia di Chiavari, a rischio chiusura ancor prima di aprire. Al fianco di Roberto Levaggi, candidato sindaco del Pdl, Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei deputati, in città per presentare la sua ultima fatica letteraria: «La prima politica è vivere». L'aspirante primo cittadino ha consegnato al parlamentare azzurro un documento in cui analizza le criticità che si verrebbero a creare per cittadini e professionisti se dovessero recarsi a Genova o a La Spezia. All'interno della relazione consegnata all'onorevole spazio anche per una proposta: allargare la competenza del Tribunale al Golfo Paradiso, arrivando così a servire 180mila cittadini. «Lupi - osserva Levaggi - ha capito che se da una parte è giusto razionalizzare, dall'altra è arrivato il momento in cui subentri la politica. Perché questa struttura, ancora da inaugurare, è costata più di tredici milioni di euro. Se un domani il Tribunale dovesse cambiare destinazione, ipotesi che non voglio nemmeno prendere in considerazione, si dovrebbero spendere altri milioni di euro per adeguare l'immobile», ammonisce l'ex assessore regionale. La battaglia per difendere il Palazzo di Giustizia, però, non si giocherà solo in ambienti romani.
Il candidato sindaco, infatti, nei prossimi dieci giorni farà girare in città, sulle quattro ruote, un manifesto «3x2» dal messaggio inequivocabile: «Il Tribunale è di Chiavari. Non si tocca». Ma non è tutto. Sabato prossimo i chiavaresi e gli ordini professionali manifesteranno sotto il vecchio Tribunale e alla giornata di protesta aderirà anche il partito azzurro, con Levaggi in prima fila. Il candidato sindaco, che nelle sue liste ha Silvio Boccalatte portavoce del comitato «Salva il tuo Tribunale», non si ferma a queste due iniziative. E così, nei giorni scorsi, ha avviato i contatti con Angelino Alfano, segretario nazionale del Pdl ed ex Guardasigilli, affinché si rechi a Chiavari assumendosi la responsabilità di difendere il Palazzo di Giustizia.

L'aspirante primo cittadino guarda indietro, ricorda il peso di Chiavari, «era già protettorato ai tempi di Napoleone» e affila le unghie: «È una battaglia importantissima che bisogna portare avanti. Nel mio programma, che presenterò sabato 31 marzo, ho inserito tra i punti prioritari "Chiavari città dei servizi" e - puntualizza - senza il suo Tribunale non potrà diventarla».

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