In Liguria un negoziante su tre non emette lo scontrino fiscale

In Liguria un commerciante su tre non emette lo scontrino, ma è la categoria dei medici quella dove si riscontrano i maggiori evasori fiscali: sono questi alcuni dei risultati più significativi registrati nei primi cinque mesi dell'anno nel corso delle operazioni della Guardia di Finanza illustrate in occasione della festa per il 239° anniversario della fondazione del Corpo.
In particolare, nel campo della lotta all'evasione fiscale sono stati scoperti 107 evasori, di cui 93 totali e 14 para-totali, che hanno nascosto redditi per oltre 175 milioni di euro e violazioni all'Iva per circa 16,3 milioni di euro. La crisi economica si fa sentire nel mondo del lavoro, facendo aumentare il ricorso a lavoratori in nero: si licenzia chi è regolare e si assumono dipendenti sconosciuti al fisco. Nei primi cinque mesi, le Fiamme Gialle hanno scoperto 1.886 lavoratori completamente in nero e 448 irregolari, nei settori dell'edilizia, del commercio al dettaglio e trasporto, e nella ristorazione. Si registra, però, un aumento delle persone che preferiscono pagare subito dopo la contestazione: così nell'anno in corso, il 15 per cento ha scelto l'adesione ai verbali di constatazione, facendo recuperare oltre 2,4 milioni di euro, rispetto al 10 per cento del 2012.
L'attività dei baschi verdi ha riguardato anche la lotta agli sprechi nella spesa pubblica: sono stati scoperti circa 2 milioni e 900mila euro indebitamente percepiti, di cui quasi 850mila connessi a frodi agli enti previdenziali e assistenziali. Sono stati anche smascherati 28 falsi poveri, di cui 14 solo a Savona. Altri risultati si avranno a chiusura delle indagini per le cosiddette spese folli in Regione e per i controlli sulle infrazioni in tema di smaltimento dei rifiuti. Infine, dal bilancio emerge il ruolo centrale della Liguria in tema di stupefacenti, terra di passaggio per lo smistamento della droga diretta al Nord-Est: sono stati sequestrati oltre 164 chili di cocaina e oltre 446 chili di hashish e marijuana. Intanto nella nostra regione tornano il contrabbando e le bische clandestine, sempre per colpa della crisi economica. È un altro dato emerso dall'attività di controllo della Guardia di finanza nel corso dei primi cinque mesi del 2013. «Quello delle scommesse clandestine - spiega il comandante regionale Rosario Lorusso - è un fenomeno in crescita, in forte espansione. Questo è un settore a rischio di infiltrazioni della criminalità e pericoloso per quanti ci incappano. La diffusioni del gioco d'azzardo sta diventando quasi una piaga sociale». Da gennaio a maggio sono stati 18 gli interventi, in questo senso, che hanno portato alla denuncia di 12 persone.
In crescita anche il contrabbando: le Fiamme gialle hanno sequestrato 18 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e contestato violazioni nei confronti di 90 responsabili. «Sembrava un fenomeno attenuato - sottolinea il generale Lorusso - e invece abbiamo constatato una recrudescenza, con ogni probabilità legato alla crisi».

Infine una notizia accolta con soddisfazione dai vertici delle Fiamme Gialle: la Guardia di finanza non è più percepita come «nemico» dai cittadini, ma anzi negli ultimi tempi ha aumentato il suo indice di gradimento e popolarità tra le persone. Lo dimostrano i dati delle chiamate al 117 e il tipo di collaborazione fornita alle Fiamme gialle. A Genova, per esempio, si è passati dalle 584 chiamate in tutto il 2011, alle 1605 del 2012.

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