«Magari la mia sinistra fosse come questa Chiesa»

«Magari la mia sinistra fosse come questa Chiesa»

di Giovanni Battista Raggi*

Habemus Papam! Alla quinta votazione e in meno di 24 ore, è stato eletto Papa Francesco I. Non ho difficoltà a dire che mi sono commosso nell'ascoltare le sue prime parole: semplice, coinvolgente, umano, emozionato eppure allo stesso tempo deciso a dare subito un'impronta personalissima al suo pontificato, con messaggi netti, per chi voglia ascoltare. D'altra parte la sua stessa vita è testimonianza del suo essere e del suo sentire: benché già Principe della Chiesa ha sempre vissuto in un modesto appartamento, viaggia con i mezzi pubblici e si favoleggia che si sia recato al conclave con un volo di linea in classe economica. È noto per la sua umiltà, per l'essere vicino ai meno fortunati e per essere decisamente lontano dalle lotte e dagli intrighi di palazzo. Anche la scelta del nome quale pontefice la dice lunga. Nessuno prima di lui aveva mai scelto il nome di Francesco.
E mentre ragionavo su tutto ciò, un altro pensiero è esploso improvviso nel mio cervello: la Chiesa è la più antica organizzazione umana esistente e il momento storico che la stessa sta vivendo è uno dei più difficili che si possano immaginare: gli uomini si distaccano dalla religione, molti prelati si sono macchiati di ripugnanti reati, purtroppo nascosti dai vertici, scandali finanziari hanno scosso il Vaticano e Benedetto XVI ha dato le dimissioni...
Eppure... Eppure questa organizzazione da molti dipinta come antica, sorpassata, inadatta ai tempi è stata capace in poche ore di stravolgere ogni previsione sulla nomina del Papa, innovandosi e trovando una nuova prospettiva per una rinascita. È vero che il conclave ha la benedizione dello Spirito Santo, ma è pur sempre composto da uomini. La situazione italiana invero non è molto diversa.

Perché allora non siamo capaci della stessa saggezza mostrata dalla Chiesa? Perché non sappiamo superare autonomamente l'oscurità che ha avvolto l'anima della politica? Perché non siamo in grado di superare gli steccati dell'odio e del sospetto per rinnovarci e trovare anche noi, nel nostro prosaico laicismo, una via per il bene dell'Italia?
* tesoriere Pd Liguria

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