Con la maglia del Genoa ha conquistato la Nazionale, con quella del Milan ha vinto tre Scudetti, una Champions League, tre Supercoppe Italiane e una Supercoppa Europea. I tifosi rossoblù conservano il ricordo delle sue sgroppate sulla fascia e del gol - bellissimo - segnato alla Sampdoria il 25 novembre 1990. Genoa-Milan per Stefano Eranio è quasi un derby del cuore.
Il Milan non perde da 9 turni, mentre il Genoa è uscito con le ossa rotte dall'Olimpico. Pronostico scontato?
«Assolutamente no. Ho seguito la partita del Genoa contro la Roma e ho visto una squadra diversa da prima. È migliorata tantissimo grazie a mister Ballardini, che ha dato un gioco e un'organizzazione. Adesso il Genoa è una squadra vera, che ha tutti i mezzi e le qualità per salvarsi. Contro i rossoneri potrà giocarsela a viso aperto».
Il Milan ha dei punti deboli?
«I centrali difensivi Yepes e Mexes hanno qualche battuta a vuoto. Borriello è in gran forma e può approfittarne. Anche se nel Milan si vede la mano di Allegri, che è stato bravissimo a creare una squadra vera con tanti giovani di qualità».
Non c'è il rischio che il Milan venerdì sera pensi già alla gara di ritorno contro il Barcellona?
«No, perché vincere ti aiuta a vincere. Il Milan verrà a Genova per fare bottino pieno. Poi è possibile che Allegri cerchi di tutelare qualche giocatore in vista della gara contro il Barcellona per presentarsi al Camp Nou nel migliore dei modi. Ma il Genoa non deve aspettarsi un Milan distratto».
Ai rossoblù mancherà Kucka, il giocatore più in forma.
«Contro la Roma ho visto un grande Kucka. Quando sta bene fisicamente, diventa veloce anche nell'esecuzione. La sua espulsione è stata causata scientificamente da Totti. La sua assenza rischia di essere pesante, ma sono convinto che chi lo sostituirà farà il suo dovere».
Come hai visto Immobile domenica sera?
«È entrato con il piglio giusto, però gli vorrei consigliare di non strafare. Se gioca da solista, non aiuta la squadra».
Antonelli è da Milan?
«I rossoneri lo conoscono bene, visto che è cresciuto nel loro settore giovanile. Non so se sia già un giocatore da Milan, però contro la Roma ha fatto una grande partita».
C'è un altro Stefano Eranio nel Genoa?
«Non lo so. Bisognerebbe andare a vedere nel settore giovanile. Nel mio ruolo si alterano Rossi e Pisano. Rossi quando lo metti dentro, dà sempre il suo apporto. Pisano è più difensore di me. Io avevo le qualità di un centrocampista».
Ti senti ancora con qualche ex compagno di squadra?
«Sono molto amico di Fulvio Collovati, Mario Bortolazzi e Simone Braglia. Partecipo due volte alla settimana al programma condotto da Fulvio su Telereporter. Ho tentato di chiamare tante volte Torrente, ma è un po' uccel di bosco».
Oltre al lavoro di opinionista televisivo che ti vede impegnato anche sulla Tv svizzera per commentare la Champions, continui ad allenare?
«Al momento no.
Se un giorno arrivasse quella del Genoa?
«Verrei di corsa, il Genoa sarebbe il massimo. Però non sono il tipo che si propone».
I rossoblù riusciranno a salvarsi?
«Sì, ci metto una mano sul fuoco».
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