Perché le auto d'epoca pagano due bolli

C'era attesa, ieri mattina, in consiglio regionale, per alcune interrogazioni che riguardavano problemi al centro del dibattito cittadino. Ma l'attenzione di molti esponenti politici si è ben presto concentrata sulle notizie del blitz della finanza negli uffici dell'IdV. I problemi per la compilazione delle liste hanno fatto il resto. Con il risultato che fin dall'avvio di seduta il capogruppo della Lega, Edoardo Rixi, ha chiesto la verifica del numero legale, chiaramente inesistente in aula. Il vicepresidente di turno, Michele Boffa, ha però fatto proseguire la seduta spiegando che non c'erano in quel momento atti da approvare.
Molte iniziative sono state anche rinviate per l'assenza dei consiglieri che le avevano proposte o degli assessori che avrebbero dovuto rispondere. A far slittare di un paio di settimane quella sulla realizzazione del nuovo stadio alla Foce è stato invece Matteo Rosso che ha chiesto di non affrontare un simile tema, magari con accento critico, proprio nel giorno in cui Genova piangeva Riccardo Garrone, vero sostenitore del nuovo impianto. Richiesta accolta dal presidente Rosario Monteleone che ha voluto rivolgere alla famiglia dell'imprenditore il cordoglio del consiglio regionale. Matteo Rosso era tra l'altro appena rientrato da un sopralluogo al centro di medicina legale di Struppa per incontrare i pazienti e gli operatori insieme all'assessore Claudio Montaldo, che ha preso visione dei problemi della struttura.
Il consigliere Armando Ezio Capurro ha invece chiesto aggiornamenti sulla ricezione del segnale del digitale terrestre che in molte zone della Liguria aveva provocato problemi ai telespettatori. L'assessore Renzo Guccinelli ha assicurato che la situazione è nettamente migliorata anche a seguito delle pressioni fatte sulla Rai per adeguare le strumentazioni tecnologiche.
Decisamente più controversa la questione scatenata dal pagamento del bollo per le auto «storiche». Mentre una legge nazionale stabilisce che sono esentati dalla tassa di proprietà tutti i veicoli con oltre trent'anni (venti se di interesse storico) di immatricolazione, una norma regionale prevede lo «sconto» solo per i mezzi iscritti all'Automobilclub Storico Italiano o alla Federazione Motociclistica Italiana. Iscrizione che prevede una serie di imposizioni rigidissime ai possessori dei veicoli e il pagamento di una quota di iscrizione che quasi annulla i benefici dell'esenzione. Questo obbligo di iscrizione non viene invece previsto in altre regioni. Roberto Bagnasco per il Pdl ed Edoardo Rixi per la Lega hanno incalzato la giunta sull'argomento.

L'assessore Pippo Rossetti ha replicato dicendo che la legge ha passato il vaglio della Corte Costituzionale e che il ricorso di alcuni cittadini era stato respinto dalla Commissione Tributaria regionale proprio per la sentenza della Consulta. Quindi che è giusto mettere, nei fatti, una tassa che in altri regioni non è prevista e che la legge nazionale esclude.

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