Vanno perfettamente daccordo in famiglia, e altrettanto perfettamente vanno daccordo in politica: sono le coppie di ferro, anzi dacciaio, che condividono le gioie (e qualche ambascia, del resto inevitabile) tra le mura domestiche, ma trovano anche il modo, il tempo e la voglia di mettersi a disposizione dei cittadini, negli organi istituzionali. Ne abbiamo avuto prova con Gian Luca Fois e Tiziana Notarnicola, sui quali è appena uscito un servizio su queste pagine: entrambi candidati del Popolo della libertà, Gian Luca per il consiglio comunale di Genova, Tiziana per il Municipio Medio Levante (gli amici dicono che labbiano fatto, damore e daccordo, anche per evitare di «scontrarsi» nella stessa sfida). I loro volti sorridenti, da candidati ottimisti in quanto fiduciosi nel futuro della città e della circoscrizione, campeggiano da giorni sui muri genovesi.
Ma unaltra «coppia dacciaio» sta per irrompere alla grande sul palcoscenico della comunicazione politica: è quella formata da Stefano Garassino e Roberta Bartolini, entrambi della Lega Nord, e candidati il primo per il consiglio comunale e la seconda (nel senso di «seconda metà del cielo», naturalmente...) nel Municipio Centro Est. Tutti e due - e non poteva essere altrimenti - hanno le idee chiarissime. Dice, ad esempio, Roberta, che fra laltro è una giovane «vecchia conoscenza» di questo Giornale per averlo giudicato da tempo un po unappendice di casa per come ci indirizza periodicamente chiose e giudizi sullattualità locale e nazionale: «Mi candido per rendermi utile maggiormente, per provare una nuova esperienza che se non andrà a buon fine sarà un buon esercizio e sondaggio per i prossimi anni». E conclude: «Sono sempre molto entusiasta ed appassionata. Il tutto per il bene della comunità!». Lui, Stefano, certamente più scafato da battaglie politiche pregresse, dichiara: «Dopo cinque lunghi anni di assenza dalla politica fatta nelle istituzioni, sono pronto a ricandidarmi per la Sala Rossa di Tursi». Ma ammette subito: «Mi direte che ho scelto proprio un bel momento per rimettermi in gioco, visto che sta andando tutto a catafascio, ma le sfide mi sono sempre piaciute, soprattutto quando riguardano la mia amata città». In questo spirito, Garassino, sottolinea come le «sfide non mi sono di certo mancate nei dieci anni di faticosa militanza come capogruppo di Forza Italia e come presidente della commissione cultura presso il municipio Centro-Est. Sono sfide e incarichi dalle quali ho deciso di allontanarmi per un periodo di riflessione nel quale ho avuto l'immensa gioia di veder nascere il mio meraviglioso bimbo Silvio». Ecco: valori della famiglia e valori politici che convergono perfettamente. «In ogni caso - aggiunge ancora Garassino - l'impegno e l'attenzione verso il mio territorio e la mia comunità non si sono fermati in questi cinque anni e, a dimostrarlo, ci sono i molti articoli sui giornali usciti, ad esempio, su progetti per la riqualificazione di forte Begato e forte Sperone, la battaglia intrapresa contro l'odiosa abitudine di trasformare il verde pubblico in discariche abusive, e la strenua lotta per cercare di arginare gli esorbitanti costi dei posteggi auto».
Ce nè abbastanza per votarlo.
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