Se un ex di Forza Nuova ora milita per il marchese rosso

Se un ex di Forza Nuova ora milita per il marchese rosso

Giura lui che tra Sel e Forza Nuova non c’è nessuna differenza. «E perché mai? Sono la stessa cosa. La visione di Forza Nuova del 2001 sono i punti del Partito Comunista dei Lavoratori di Marco Ferrando e quelli di Vendola: no alle banche, no alla globalizzazione, no allo sfruttamento del territorio. Vada a vedersi la Carta del Carnaro di D’Annunzio, la nascita del Fascismo del ’19. Oggi tutti prendono un po’ di questo pensiero».
Andrea Pescino, un passato da militante nel partito di estrema destra, protagonista di svariate vicende giudiziarie tra cui la raccolta di firme false a precedenti tornate elettorali, ha deciso di rinunciare alla sua candidatura a sindaco di Rapallo con la lista del Partito Democratico Consumatori e Pensionati con Bertone e di dare il proprio sostegno alla corsa per Tursi del marchese rosso. Convinto lui, Pescino, di poter rappresentare una sponda importantissima per Doria. «Lui sa che noi siamo fondamentali sul territorio e che abbiamo un esercito». Di voti, s’intende.
Ma tra le ragioni che l’hanno spinto a mollare la sfida per conquistare la poltrona più alta nel Comune di Rapallo, ecco che spunta anche la nascita e la guida di un nuovo giornale, «La quinta provincia» e una ragione più profonda, legata a un sistema di voto che al «programma» predilige soltanto il «cartello». Come a dire: «Tutti gli altri candidati scrivono cose senza senso - dice Pescino - perché tanto si tratta di voti di cartello, si vota una collusione».
Invece con Doria, assicura lui, è tutta un’altra storia. «Nella campagna elettorale genovese a suo sostegno il sistema clientelare non ha trovato spazio e il modello di democrazia partecipata che ispira il partito dei Consumatori e Pensionati risulta pienamente inserito e condiviso». Alle scorse regionali, in corsa con la lista Udc-Pensionati di Giacomo Bertone c’era anche Fortunella Moio, la figlia dell’ex vicesindaco di Ventimiglia, indagato per mafia. E sempre nella stessa lista sono stati alleati anche gli uomini di Alleanza Democratica, il cui capo di gabinetto Riccardo Sindoca era il braccio destro di Gaetano Saya, leader del Msi-Destra nazionale. Nel 2007 alle provinciali e alle comunali di Genova il loro 1,3 per cento fu determinante per le vittorie di Alessandro Repetto e Marta Vincenzi, ma non ottennero nessun posto nonostante le numerose e variopinte giunte avessero inglobato di tutto.


Intanto il segretario del partito, specifica che la denominazione Udc-Pensionati con Bertone sta per Unione democratica consumatori e pensionati con Bertone, appunto. Per evitare che l’acronimo possa essere confuso con qualche altro simbolo di partito.

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