«O mi danno dieci milioni o Paulinho me lo tengo» così sta esclamando il Presidente Spinelli e gli fa da contraltare il suo attento ed efficiente vicepresidente Silvano Siri. «D'altra parte - si dice in società - la Samp aveva già fatto una proposta: cinque milioni e metà cartellino di Soriano...» Battuta: «Siamo indietro, molto indietro...»
E infine un'ultima considerazione livornese: «Diamo via Paulinho e chi prendiamo? O facciamo un colpo economicamente forte e allora è possibile, altrimenti...».
La stessa solfa per Duncan su cui si sono puntati gli occhi anche di grossi club. Sono cifre che per i nostri portafogli genovesi risultano folli...
ZAZA. Curioso questo mondo del pallone: il mondo calcistico genovese sia rossoblù che blucerchiato ama tanto «sottovalutare» i suoi giocatori. Si è contestato abbastanza il «bailamme» mediatico che si è fatto per Zaza («meglio di Icardi», il «bomber del futuro») e anche di Regini, che dopo alcune battute positive sulla sua valutazione si è finiti a ridimensionarne il valore (leggi il tecnico-opinionista ex Bogliasco, Enrico Nicolini). Su di lui (Regini) sono piombati molti dubbi e qualche incertezza. Ebbene: sia Zaza che Regini sono, ora, all'attenzione nientemeno che di Milan, Inter e Juve. Allora i casi sono due: o a Genova non si sanno valutare i giovani o questo mercato davvero appare folle se uomini come i due interessano società che vogliono vincere scudetto e Coppa Campioni.
ROSATI. Sul povero (si fa per dire) Rosati se ne stanno dicendo di tutti i colori: l'ultima che avrebbe alle spalle quel Pellegrini, che anni fa, era stato avvicinato anche dal Genoa.
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