Non si interrompe lafflusso di lettori che vengono nella nostra redazione a firmare lappello per la liberazione dei nostri due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, catturati con linganno dalle autorità indiane e detenuti da due settimane in carcere, in spregio a qualsiasi norma di carattere etico e giuridico.
Tutto questo - insistono a sostenere i magistrati indiani -, in attesa di presunti approfondimenti in relazione allaccusa di aver ucciso due pescatori locali scambiati per pirati per difendere la nave mercantile italiana su cui i nostri militari erano imbarcati.
Proprio ieri il giudice di Kollam, in Kerala, lo stato dellIndia che ha disposto la carcerazione dei marò, ha stabilito un prolungamento dellarresto per altri quattordici giorni.
Tanto più attuale, quindi, lappello che i nostri lettori, come sempre particolarmente sensibili alle ragioni del diritto internazionale e della giustizia, continuano a sottoscrivere, tramite il Giornale, rivolgendosi «al presidente del Consiglio dei ministri, professor senatore Mario Monti. I sottoscritti cittadini - è il testo integrale della nota che viene siglata dai lettori - desiderano esprimere solidarietà ai due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, reclusi in un carcere indiano per avere fatto con onore il loro dovere, e chiedono che il Governo italiano si attivi con forza presso le autorità indiane per ottenere la loro immediata liberazione nel rispetto delle norme di diritto internazionale».
Oltre i nominativi che abbiamo già indicato nei giorni scorsi, tra i più recenti firmatari della petizione ci sono Giovanna Ferretti, Irene Daino, Maria Luisa Lippolis, Romeo Lippi, Brunella Maietta, Rosanna Campodonico, Bartolomeo Panno, Lorenzo Pellerano (consigliere regionale della Lista Biasotti), Roberta Bartolini, Stefano Garassino (esponente della Lega Nord), Enrico Cimaschi (dirigente industriale, consigliere municipale, già presidente del Municipio Centro Est, ed esponente di «Liguria Moderata»), Laura Bacigalupo, Gian Franco Carbone, Giuliano Dellacà.
La raccolta firme presso la nostra redazione di viale Brigata Bisagno continua, da lunedì a venerdì, dalle 15 e 30 alle 18 e 30.
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