L'entusiasmo dei lettori sale in parallelo con la vergogna. S'intende: l'entusiasmo è quello di partecipare alla manifestazione di solidarietà ai marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre organizzata a Genova da Andrea Cambiaso, Gianni Plinio e dagli Amici del Giornale e in programma martedì 9, alle 16 e 30, all'Hotel Bristol (all'esterno ci sarà un banchetto per la raccolta firme che verranno poi presentate al prefetto); la vergogna, che ugualmente monta ogni giorno di più, è quella nei confronti di chi ha la responsabilità diretta della vicenda, a livello nazionale e dell'Unione Europea, e non ha tutelato, né tutela la libertà e i diritti inalienabili dei nostri due eroici fucilieri di Marina.
Le adesioni, dunque, si moltiplicano. Citiamo a bosco. Francesco Massi (che tiene blog e sito Giornali di trincea): «Mi sono sempre schierato con i marò. La manifestazione contribuisce a tenere in vita l'attenzione nei loro confronti». Gio Barabino da Gemonio: «Caro dottor Lussana, da lontano sarò spiritualmente presente alla manifestazione a favore dei due marò. Un'altra sacrosanta iniziativa degli amici del nostro Giornale. Un cordialissimo saluto».
E mentre arrivano le conferme di presenza da parte di Antonio Oppicelli, vicecoordinatore metropolitano genovese del Pdl, e di Riccardo Bregante, da Imperia, il Cav. Fabrizio Marabello, ispettore generale per la Comunicazione e le pubbliche relazioni dell'Istituto nazionale per la Guardia d'Onore alle reali tombe del Pantheon, scrive: «Vergogna! Il Governo Italiano ha calpestato ancora la dignità della Patria riconsegnando i nostri Marò al Governo Indiano. La maggior parte dei media (quelli sempre proni ad assecondare chi comanda) hanno tenuto a sottolineare come l'India abbia garantito che non verrà applicata la pena di morte! Ma ci rendiamo conto - insiste Marabello - che i nostri soldati vengono dati sostanzialmente per colpevoli?! Ma ci siamo dimenticati che i nostri militari erano in missione internazionale per contrastare la pirateria, e che, al momento dei fatti, erano in acque internazionali e che gli indiani hanno posto in essere artifici e raggiri per arrestare illegittimamente i nostri Marò? Ma che garanzie può dare una nazione che calpesta il diritto internazionale e che viola anche la convenzione di Vienna limitando la libertà del nostro ambasciatore? Una parte dell'opinione pubblica su questo tema non sembra tanto sensibile, da un lato è dovuto ad alcuni organi d'informazione che non danno il giusto risalto a questa vicenda, dall'altro la responsabilità di ciò è di una certa parte politica che ha calpestato, dal dopoguerra ad oggi, senza ritegno e con sistematica determinazione la Patria i suoi valori e i suoi simboli, diseducando tanti cittadini italiani all'amor patrio. Dalla sinistra, infatti, è arrivata l'immancabile dichiarazione che sottolinea la correttezza della decisione di riconsegnare i nostri soldati agli indiani. I nostri soldati sono solo buoni a morire e a sacrificarsi ma quando si tratta di tutelarli i nostri alleati sono capaci solo di voltarsi dall'altra parte. È giunto il momento di porre fine a questo vergognoso balletto!! Grazie Andrea Cambiaso! Grazie Gianni Plinio! Grazie Amici del Giornale e grazie alla nostra Guardia d'Onore Marco Melgrati per averci coinvolto! Sempre presenti per la Patria e per la Libertà dei nostri Marò! Viva l'Italia Unita!».
Ancora: Giuliana Valle Pierottet, presidente dei seniores del Pdl, conferma la presenza al Bristol di tutti i membri dell'associazione. Solidarietà anche da Stefano F. Baggio, coordinatore Pdl di Pieve Ligure: «La ringrazio, dottor Lussana, per essere un punto certo nel panorama genovese e ligure».
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