Spacca la testa al fratello per rubargli il telefonino

Quando si dice «fratelli coltelli». In questo caso, per fortuna, non si è arrivati alle lame, ma certamente un giovane di 20 anni è finito all'ospedale dove è stato medicato per le ferite che gli ha procurato il fratello maggiore di due anni.
La polizia intorno alle 4 dell'altro pomeriggio è intervenuta in via della Benedicta, al Cep di Prà, chiamata da una donna di 49 anni e dal figlio di lei, un ventenne, tutti italiani, di origini napoletane, ma residenti a Genova da parecchio tempo. Quando gli agenti sono arrivati la scena che si è presentata loro davanti è stata una mamma in lacrime e un ragazzo con una vistosa ferita alla testa.
I due visibilmente spaventati hanno raccontato agli agenti che l'aggressore era il fratello maggiore della vittima, l'altro figlio della donna, un giovane di 22 anni alla costante ricerca di soldi. Per ottenerli li aveva chiesti al fratello minore, ma lui si era rifiutato e così, come confermato anche dalla madre, il figlio di 22 anni aveva frantumato in testa al fratello minore un vaso di terracotta, provocandogli una vistosa ferita alla testa. Il litigio, secondo la madre, sarebbe stato causato proprio dalla richiesta insistente di soldi da parte del figlio maggiore che, davanti al rifiuto del fratello, si sarebbe impossessato del suo telefono cellulare e gli avrebbe spaccato in testa il vaso, per non restituirglielo prima di darsi alla fuga.


Dopo circa mezz'ora il giovane è stato però rintracciato e fermato dalla polizia, a cui ha riferito di aver già venduto il telefono del fratello ad un cittadino marocchino incontrato lungo la via. Per lui è così scattata una denuncia per rapina. Il fratello è stato invece trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Sestri Ponente dove è stato medicato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica