Va in scena la «parmigiana rivoluzionaria»

Sarà in palcoscenico anche a Genova, il 6 marzo, al Teatro della Tosse, lo spettacolo «La parmigiana e la rivoluzione-Elogio della frittura e altre pratiche militanti», ispirato al libro omonimo di Daniele De Michele, alias «donpasta», edito da Stampa Alternativa (136 pagine, 14 euro). Che porta avanti una cultura gastronomica alternativa, come spiega egli stesso, «funambolico ambasciatore del fritto italiano» nel mondo: «Cucinare è un atto politico. Lo è la parmigiana di mia nonna, fatta solo in agosto, periodo delle melanzane di stagione. Può esserlo evitare di comprare creme fosforescenti spacciate per pappe per bambini». Donpasta omaggia la cucina popolare, «che è democratica, creativa, sana, ambientalista, festaiola, meticcia, tollerante». Per questo De Michele ha avviato «La parmigiana e la rivoluzione tour 2013», una miscela di performance a base di rock'n'roll e cucina delle nonne pugliesi che parte da Firenze e tocca numerose località del Paese. «Se hai un problema... aggiungi olio» è la massima, eredità della nonna, che accompagna «donpasta» da sempre. La biografia ufficiale dice che lui non cucina mai piatti fuori stagione.

Contrario al fast food, è capace di impiegare dieci ore per fare un sugo come si deve e ne approfitta per raccontare storie, mentre zucchine, peperoni, melanzane fondono nell'olio. Una sorta di road movie in cui sfilano uliveti, strade di notte e mercati rionali, in un'unione di nostalgia, speranza, riflessione, dove la cucina è cultura, profondamente ancorata nella nostra civiltà mediterranea.

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