«È vero, ho ritirato subito la legge sull'Inno d'Italia Ma per fare più in fretta»

Caro Direttore,
in merito all'articolo dedicato ai primi giorni di lavoro dei parlamentari eletti a Genova, pubblicato sul suo giornale il 28 marzo, vorrei specificare che non ho fatto alcun passo indietro ma che, al contrario, ritengo quanto mai opportuno ricordare che l'Inno di Mameli è stato composto nella nostra città da due illustri genovesi come Goffredo Mameli e Michele Novaro.
Come è noto, la «Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera» si celebra il 17 marzo e tale festività ufficiale è stata istituita dalla legge 22/2012. Proprio in occasione dell'esame da parte del Senato di questo disegno di legge, ho presentato un emendamento per introdurre la precisa indicazione dell'origine dell'Inno d'Italia, ma ho dovuto ritirare la mia proposta emendativa per dar modo alla legge di essere approvata in fretta e senza un ulteriore passaggio alla Camera.
Ciò che propongo, dunque, non è di istituire una nuova giornata di celebrazioni, ma di fare in modo che il 17 marzo di ogni anno si ricordi espressamente che «Fratelli d'Italia» è stato composto nella nostra amata città, nelle scuole come in ogni altra iniziativa dedicata alla memoria. Credo che sia un atto di doveroso rispetto per la storia dell'unità nazionale, anche in tempi in cui ogni iniziativa politica che non riguardi le emergenze del Paese può apparire superflua.
Né dimentico quali sono i problemi quotidiani e concreti, visto che ho sempre concentrato il mio impegno, e continuerò a farlo, nell'affrontare le urgenze di Genova e dei genovesi, come la crisi industriale ed economica, la situazione delle imprese, la perdita dei posti di lavoro, il rischio idrogeologico e tanto altro.

A breve, dunque, presenterò un atto parlamentare, senza alcun onere aggiuntivo per le casse dello Stato, finalizzato a ricordare, nel corso della Giornata dell'Unità nazionale, il 17 marzo di ogni anno, che Genova ha dato i natali all'Inno di Mameli.
*Senatrice Pd