Sì, è vero, il cantiere è fermo e chissà quando riaprirà. Il Comune stavolta alza le mani e si arrende alla denuncia di un lettore del Giornale. Sul numero del 14 febbraio, Casimiro Vercelli aveva segnalato la chiusura dei cancelli di Villa Doria a Pegli sui quali campeggiava il cartello «Divieto di accesso, bonifica bellica in corso nell'area di scavo». Un messaggio che lasciava qualche ragionevole dubbio sulla prosecuzione dei lavori di restauro al laghetto della villa.
Il consigliere comunale Franco De Benedictis, del gruppo misto di Diritti e Libertà, attento lettore del Giornale, ha subito notato la segnalazione e ha chiesto spiegazioni al sindaco Marco Doria. A stettissimo giro di posta, con una lettera datata 27 febbraio, ha ricevuto la risposta dell'assessore competente Gianni Crivello. Che non ha cercato scuse o giri di parole. Ma ha ammesso che i lavori hanno subito uno stop dai tempi imprecisati. «Il cantiere di Villa Doria è sospeso in attesa dell'autorizzazione ministeriale a effettuare la bonifica bellica che durerà almeno un mese, più venti giorni necessari per il collaudo - scrive nella risposta -. Presumibilmente i lavori potranno riprendere entro fine aprile». I mesi sono dunque almeno due, prima che gli operai tornino a lavorare. E l'intervento non sarà certo breve. Perché, aggiunge l'assessore, «nel frattempo gli uffici hanno predisposto una perizia di variante per eseguire il consolidamento del versante in frana, e i restauri di una ringhiera ottocentesca e del busto di un satiro originariamente posizionato sull'isolotto».
Insomma, anche se «i progetti di variante riguardanti gli aspetti architettonici sono già stati autorizzati dalla competente Soprintendenza», i tempi dell'intervento si annunciano tutt'altro che brevi.
Per tornare a godere degli spazi di Villa Doria occorrerà attendere ancora. Quanto, però, non è ancora dato sapere.
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