«Non possiamo che accogliere con soddisfazione la decisione del Governo», così il Wwf è intervenuto sulla vicenda riguardante il Terzo Valico dei Giovi: «Da sempre il Wwf dice, attraverso degli studi approfonditi, che quelle opere non sono giustificate da serie Analisi Costi Benefici, a cominciare dalle esigenze delle merci. Eclatante è il caso del Terzo Valico che ha un costo doppio rispetto al tanto criticato Ponte sullo Stretto e presenta utilità addirittura inferiori rispetto al famosissimo Tav in Val di Susa. Le linee di valico liguri esistenti hanno capacità residue ancora rilevanti ed anzi il vero problema da risolvere è come riuscire a formare i treni da e per il Porto di Genova, vista la minima quantità di merci che usano la ferrovia.
«È impressionante la cocciutaggine dell'assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita nel voler riesumare il Terzo Valico». Lo ha detto il capogruppo della Federazione della Sinistra in consiglio comunale a Genova Antonio Bruno. La sinistra così rialza la testa e riprende la sua battaglia contro le grandi opere e le infrastrutture che dovrebbero migliorare i servizi tra Genova e il resto del nord Italia. «Il presunto costo del collegamento ferroviario ad alta velocità Genova-Milano è di 6,2 miliardi di euro - ha sottolineato l'esponente della Federazione della Sinistra -. Il governo e le istituzioni liguri avevano spacciato per finanziamento dell'opera l'impiego di 120 milioni l'anno per dieci anni».
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