Giù costruzioni e cemento

Piazza Affari non ha potuto sottrarsi all’onda negativa che si è abbattuta sulle Borse mondiali, per i timori di nuove strette monetarie negli Stati Uniti; mentre il dollaro debole continua a pesare sull’andamento dei titoli del lusso. Gli indici azionari ufficiali, in linea con quelli europei, perdono oltre il 2%, mentre per gli indici Comit e Mediobanca la flessione risulta contenuta in poco più dell’1%. In ripresa il volume degli scambi, indicato in 5,4 miliardi di controvalore. A soffrirne di più i titoli del lusso, con Luxottica in calo del 4,3%, Bulgari del 3,8% e Tod’s del 3,7%; di nuovo in rosso la Fiat, che arretra del 3% circa, ma si mantiene sopra quota 10 euro. Offerte dilaganti nel settore del risparmio gestito, con Mediolanum che arretra del 4,5% e Fideuram del 3,6%. Situazione ancora fluida per i titoli delle costruzioni e del cemento: Impregilo arretra del 4,3% e Italcementi perde il 2,6%.

In fase di assestamento i titoli delle acque, dopo la fusione delle aziende genovesi: De Ferrari in calo del 5,3%, trascina Nicolay del 2,2%. Bancari instabili, con Bpi in «rosso» del 2,2%, mentre l’attesa di aggregazioni non frena il calo di Pop.Intra, che perde il 3,22 per cento.

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