Giorgio Preca

Nacque nel 1880 nella capitale dell’isola di Malta, La Valletta, e studiò in seminario. Nel 1906, nella cittadina di Hamrun, diede vita a un primo nucleo di giovani laici che andassero tra la gente a insegnare la dottrina cristiana. Nello stesso anno fu ordinato sacerdote. L’anno dopo creò la Societas Doctrinae Christianae (Sdc) che ebbe come primo adepto Eugenio Borg, un giovane operaio (che poi ne divenne il primo superiore generale). La Sdc era più nota con la sigla Museum, acronimo per «Magister, utinam sequatur evangelium universus mundus» («Maestro, che il mondo intero possa seguire il vangelo»). Nel 1910, con l’aiuto della giovane Giannina Cutajar, nacque la sezione femminile. Si trattava di laici, lavoratori e celibi, che si dedicavano all’apostolato, impegnandosi in un’ora di catechismo al giorno nelle parrocchie e una di formazione personale. Dovevano anche recitare brevi preghiere ogni quarto d’ora (c.d. «orologio museumino»). Il Preca si impegnò nella traduzione in maltese delle Scritture e nella composizione, sempre in lingua locale, di libri di dogmatica, ascetica e morale. Divenne anche un consigliere spirituale molto apprezzato, tanto che parecchia gente ricorreva a lui. Ebbe vari problemi, specie da parte della stampa laicista.

A un certo punto i suoi centri vennero addirittura chiusi e solo la protesta corale dei parroci riuscì a farli riaprire. Nel 1918 il Preca si fece terziario carmelitano e i soci della sua opera adottarono lo scapolare del Carmelo. Morì nel 1962 a ottantadue anni. Oggi la sua Sdc è diffusa in tutto il mondo.

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