Per raccogliere con successo la sfida del mercato globale è indispensabile presentarsi facendo sistema. Per questo la promozione intelligente di tutto quello che il nostro Paese sa esprimere in termini di tecnologia, materiali ed estetica, ha un ruolo di primo piano nell'agenda 2014 di FederlegnoArredo.
Il numero delle missioni business to business per creare nuove opportunità per le aziende dei settori legati al legno e all'edilizia (unite a partecipazioni fieristiche, attività di scouting per le aree focus e un follow up mirato sugli operatori internazionali) rispetto al 2013 è quasi raddoppiato. I focus principali restano l'area Mena (Africa e Medio Oriente) e l'ex Unione Sovietica, a cui vanno ad aggiungersi otto nuove destinazioni. In totale nel corso dell'anno si svolgeranno missioni B2B in Cina, Azerbaijan, Qatar, India, Indonesia, Arabia Saudita, Ucraina, Ghana, Nigeria, Kenya, Libano, Kazakhistan, Algeria, Iran, Marocco, Iraq, Israele, Florida e Messico.
Dal 10 al 13 febbraio FederlegnoArredo propone alle proprie aziende associate un'iniziativa che prevede visite individuali di propri associati ad aziende locali con sede a Nairobi, capitale del paese e punto di riferimento economico ed amministrativo del Kenya, puntando al coinvolgimento di studi di architettura, interior-designers, developers immobiliari, imprese di costruzione, produttori di mobili per i semilavorati. I nostri connazionali residenti in Kenya rappresentano la seconda comunità italiana più grande in Africa Sub-Sahariana, integrata e pienamente partecipe dello sviluppo economico del Paese.
Fra i paesi ex Urss invece quello a maggiore tasso di crescita è l'Azerbaijan: per il 2014 l'Fmi ha previsto una crescita reale del Pil del 5,6% e il settore delle costruzioni e delle infrastrutture offre notevoli opportunità di investimento, anche grazie agli ambiziosi obiettivi del governo. Dal 3 al 6 febbraio una delegazione di imprenditori (i posti sono già esauriti) verrà accompagnata nella capitale, Baku, dove da poco sono entrati in fase operativa due progetti molto ambiziosi. In primis «Baku White City», la riqualificazione del centro storico con aggiunta di dieci nuovi distretti. Ma la Dubai del Mar Caspio ospita anche il progetto «Khazar Islands», vale a dire la costruzione di un vero e proprio arcipelago artificiale, composto da 3mila ettari di terreno, 50 isole e 19 microregioni. Le isole comprenderanno zone residenziali, centri commerciali, hotel (10), ospedali, scuole, cinema, residence e appartamenti, in grado di ospitare 400mila residenti permanenti e circa 200mila turisti.
Ottime prospettive di crescita anche per il sud est asiatico grazie a urbanizzazione e manodopera qualificata. Il governo indonesiano, infatti, si è concentrato sulla realizzazione di infrastrutture a Jakarta (missione FederlegnoArredo 4-6 marzo) e nelle grandi metropoli.
Il settore più dinamico nei prossimi anni sarà quello non-residenziale (edifici commerciali, industriali e per istituzioni) seguito dalle infrastrutture, finanziate attraverso partnership pubblico-privato (Ppp).
A febbraio sarà la volta di Emirati Arabi e Qatar: l'iniziativa prevede l'arrivo a Dubai domenica 16 febbraio 2014 e un programma di incontri B2B nelle città di Abu Dhabi e Doha, presso le sedi delle imprese locali.
In Arabia saudita il made in Italy resta invece identificato con gli articoli a forte componente di lusso, esclusività ed elevata sofisticazione. Le missioni si concentreranno a Riyadh e Jeddah (16-20 marzo).
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