RomaUna nuova manovra correttiva? Nuove tasse, nuovi tagli di spesa? La sola ipotesi, lanciata dal Financial Times, semina panico nei palazzi romani e tra la gente. Tanto da costringere il governo a unufficiosa ma rapidissima smentita: allItalia servono le riforme strutturali per avviare la crescita economica, dicono fonti di Palazzo Chigi, ma non cè alcun bisogno di nuove manovre correttive per far fronte alla crisi.
Dalla sede del governo ricordano che proprio nei giorni scorsi, a Tokio, il premier Mario Monti aveva confermato che lobiettivo del pareggio di bilancio nel 2013 resta valido, e che per raggiungerlo non si richiedono nuove manovre. Del resto, le stime governative sono prudenziali: non sono stati conteggiati in bilancio i proventi della lotta allevasione, e la spesa per interessi è stata calcolata sulla base dei tassi di novembre, molto più elevati di quelli attuali. E poi - anche se questo Palazzo Chigi non lo ricorda - cè sempre lancora di salvezza, il previsto e temuto aumento dellIva in autunno che da solo vale una mezza manovra.
Il quotidiano della City londinese fa riferimento a un paper tecnico, un rapporto degli uffici della Commissione Ue intitolato «La situazione di bilancio in Italia», nel quale si riconoscono i progressi fatti negli ultimi mesi, ma allo stesso tempo si mette in discussione la reale possibilità di raggiungere il pareggio di bilancio già lanno prossimo, con un problema di crescita economica molto bassa (addirittura recessione questanno) e tassi d'interesse sul debito pubblico ridotti dai picchi di novembre ma ancora elevati. A queste condizioni di base si sommano le nuove regole comunitarie che impongono ai Paesi, con debito pubblico molto elevato, una riduzione del 5% lanno. Il governo italiano, questa la conclusione, dovrebbe perciò «essere pronto a intraprendere ulteriori azioni, se necessario». E non sarà possibile allentare la morsa del fisco negli anni successivi al 2013.
Il documento sottolinea anche limportanza di raggiungere unintesa sulla riforma del mercato del lavoro, in linea con le richieste dellEuropa. Lobiettivo e il livello della riforma devono essere adeguate alle sfide da affrontare, e rimanere in linea con le raccomandazioni allItalia adottate a suo tempo dal Consiglio europeo. «Per quanto sia positivo che la bozza di riforma del governo passi attraverso il dialogo con le parti sociali - si legge nel documento - è cruciale che il grado di ambizione della riforma resti commisurato ai problemi del mercato del lavoro italiano».
Da Bruxelles non si confermano (ma non si smentiscono) le anticipazioni del Financial Times. Il portavoce del commissario allEconomia, Olli Rehn, ricorda che lItalia ha preso «misure decisive per il consolidamento dei conti, e sta portando avanti riforme strutturali molto importanti». Il documento evidentemente esiste, ma fonti informali osservano che, in ogni caso, il paper non è stato esaminato dai ministri delle Finanze a Copenaghen.
Oltre alla smentita della presidenza del Consiglio sulleventualità di nuove manovre, arrivano anche le precisazioni dei ministri. «Con l'austerità non si cresce - commenta il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera -; dopo aver messo i conti in ordine, ora dobbiamo pensare alleconomia reale e alloccupazione».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.