Los Angeles - Barack Obama è come la sua scrittura, rilassato e aggraziato. John McCain è spigoloso e aggressivo come un pit bull. Hillary Clinton è perfezionista, severa e precisa. È determinata e non mollerà fin quando non dovrà assolutamente farlo. È questa la diagnosi dei grafologi che, per conto del Los Angeles Times, hanno esaminato le calligrafie dei tre candidati rimasti in lizza nella corsa alla Casa Bianca.
L'analisi delle firme Firme, biglietti di ringraziamento e appunti privati dei tre senatori sono stati raccolti e scandagliati per aprire una breccia insolita nelle personalità dei contendenti. Nonostante le ricorrenti accuse di snobismo, nessuno dei tre potenziali nuovi presidenti sembra essere un elitario e tutti e tre appaiono intelligenti ed equilibrati. Il democratico Obama e il repubblicano McCain condividono agli occhi dei grafologi lo stesso desiderio di riservatezza e di distanza dalla figura paterna: lo rivelano una comune illeggibilità della firma e la tendenza a scrivere la lettera iniziale del nome più grande rispetto a quella del cognome. Ma la fluidità e la grazia della scrittura dell’ex senatore dell’Illinois, certificato di una personale flessibilità e capacità diplomatica, non avrebbero niente a che fare con il tratto sconnesso, deciso e intenso dell’individualista McCain.
La grafia dell'ex first lady E Hillary? La sua grafia dritta e controllata, quelle "i" tutte rigorosamente puntate e le "t" a croce sarebbero i segni di un’intelligenza puntuale e di una capacità a ridurre
cose e situazioni alla loro forma più semplice. Uno stile complementare a quello del marito Bill, molto più femminile e rotondeggiante, che potrebbe essere la dimostrazione di una inversione dei ruoli nella coppia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.