Economia

Hvb, sulla strada di Unicredit resta il nodo del concambio

I tedeschi chiedono una parte del corrispettivo in contanti. La diffidenza dei sindacati

da Milano

Una possibile integrazione tra Unicredit e la tedesca Hypovereinsbank (Hvb) «è una questione più di settimane che di mesi, visti i segnali positivi giunti dai soci di maggioranza» di entrambe le banche. Così si sono espresse ieri fonti finanziarie tedesche. I due istituti puntano a raggiungere un accordo entro la fine di giugno, Resta però ancora da sciogliere il nodo delle modalità dell’offerta: a Monaco di Baviera si insiste per avere anche una somma cash ( la richiesta sarebbe di 500-600 milioni di euro) insieme al concambio di cinque azioni Unicredit per ogni azione Hvb. Ieri la banca di Piazza Cordusio ha comunque lasciato sul terreno l' 1,74% a 4,12 euro con scambi per 42,5 milioni di pezzi (lo 0,6% del capitale) a fronte dei 55 della vigilia. Da parte sua Hvb ha ceduto a Francoforte lo 0,99% a 19,84. In pratica, il rapporto tra le due azioni è di 4,81, e il cambio 1 a 5 ipotizzato sarebbe favorevole ai tedeschi.
I rappresentanti sindacali di Hvb hanno già espresso preoccupazione per eventuali tagli del personale in Germania anche se hanno sottolineato di non considerare negativamente il progetto. Proprio l’accordo con i sindacati e il consiglio di sorveglianza della banca tedesca (in cui sono rappresentati i dipendenti dell’istituto e una cui riunione è prevista la settimana prossima) potrebbe essere un altro degli ostacoli sulla via dell’intesa che porterebbe alla più grande acquisizione bancaria transfrontaliera mai avvenuta in Europa.
Il numero uno operativo di Hvb, Dieter Rampl, deve fare i conti però con la resistenza del presidente del consiglio di sorveglianza Albrecht Schmidt. Questa, almeno l’opinione di due quotidiani economici tedeschi, Handelsblatt e Financial Times Deutschland. Entrambi ricordano che sino a quando è stato al vertice dell'istituto Schmidt (chief executive officer dal 1999 al 2002) si è sempre schierato per l'indipendenza del gruppo. Intanto Hvb prosegue nella pulizia di bilancio, con un'emissione obbligazionaria da 5,5 miliardi che permetterà di ridurre di circa 5 miliardi i crediti a rischio.

«La transazione fornisce sostegno patrimoniale, e avrà anche un positivo effetto di liquidità grazie a entrate per 5 miliardi», ha spiegato un analista.

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