Hyundai entra nella «top four» e punta a conquistare l’Europa

NosoviceHyundai, grazie a un investimento di 1,1 miliardi di euro, ha inaugurato nella Repubblica Ceca una fabbrica in grado di produrre 200mila vetture l’anno grazie alla quale sono già stati assunti oltre 2mila addetti (più 4mila con nell’indotto). La strategia di Hyundai (che possiede anche Kia) appare chiara: diventare rapidamente uno dei primi tre produttori mondiali. La casa di Seul, nel corso del 2009, ha già conquistato la quarta piazza, scalzando nientemeno che Ford. A buon diritto si può fregiare del titolo di rivelazione dell’anno. Nel 2008, nei 193 Paesi in cui è presente con 6mila punti vendita, Hyundai ha venduto oltre 2,8 milioni di vetture. Un trend di crescita costante anche nei primi otto mesi del 2009.
In Europa, secondo i dati Unrae, Hyundai è cresciuta di un ulteriore 18,2% rispetto allo stesso periodo del 2008, mentre in Italia ha segnato una strabiliante performance del +57,1%. Un successo figlio della maggiore attenzione per la qualità costruttiva e per il design che, specialmente con la nuova serie «i», strizza più l’occhio ai gusti europei. «Vogliamo divenire un punto di riferimento tra i più importanti costruttori di automobili nel mondo – spiega Euisun Chung, vicepresidente di Hyundai – e grazie al nostro sistema di produzione globale, continueremo a concentrarci sui prodotti di alta qualità, pilastro portante della nostra filosofia aziendale». Per entrare nell’Olimpo dei primi tre produttori non basta, però, solo ideare auto gradevoli, ma occorre anche produrle e inserirle nel mercato quando gli automobilisti le richiedono. Nella Repubblica Ceca, ad esempio, vengono assemblate le versioni berlina e station wagon della i30 (nella foto), progettate presso lo Hyundai european design e technical center di Rüsselsheim, in Germania, e che hanno riscosso un discreto successo. Tra poche settimane, inoltre, entrerà in produzione anche la nuova monovolume Kia Venga, appena presentata al Salone di Francoforte. Un favore ai «cugini» che sarà ricambiato perché negli stabilimenti slovacchi di Zilina (a 90 chilometri da Nosovice) verrà assemblato il Suv, Hyundai iX-35, svelato sempre alla rassegna tedesca. Sinergie tra marche dello stesso gruppo che non devono stupire perché fanno parte di una strategia tesa alla massimizzazione dei ricavi che passa anche attraverso la specializzazione delle fabbriche.
A Nosovice, infatti, si producono le trasmissioni per tutto il gruppo, mentre a Zilina vengono realizzati i motori. «L’obiettivo di Nosovice – spiega Suk Jun Ahn, vicepresidente di Hyundai con delega alla produzione – è anche quello di salire a 300mila unità entro il 2011 e di passare da due a quattro linee di prodotto.

Questa nuova fabbrica potrà servire molto più rapidamente il mercato europeo (il 90% della produzione verrà destinato al Vecchio continente) e anche l’Africa e il Medio Oriente». Se così sarà, entro due anni, è già prevista l’assunzione di altre 1.500 persone e si creeranno ulteriori 7.500 posti di lavoro nell’indotto facendo schizzare a 11mila il totale dei nuovi addetti.

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