Coprifuoco. La sensazione era questa, ieri, in particolare dopo mezzogiorno, per chi savventurava a camminare nel centro di Genova. Serrata totale dei negozi. Bar aperti: uno su cento. Encomiabile, lasciateci dire, l«eroico» presidio quotidiano del Bar Augustus, sotto i portici di corso Buenos Aires, che ha garantito il servizio anche nel giorno della ricorrenza di San Giovanni Battista, patrono della città. Per il resto, saracinesche ermeticamente chiuse. Ristoranti, quasi lo stesso, con le «solite» eccezioni - anche qui è doveroso ricordarlo - di Regina Margherita e Maxelà che promettono e mantengono lapertura 365 giorni allanno. Lo spettacolo offerto ai turisti cambiava solo alla Fiumara e al Porto Antico, troppo poco per confermare la cosiddetta vocazione turistica del capoluogo della Liguria. Tutto questo, nonostante alla vigilia un sondaggio dellemittente radiofonica Babboleo, sotto forma di interviste ai negozianti, avesse rivelato una generale disponibilità a tenere le porte aperte come in un giorno qualsiasi. A crederci, questa volta, erano stati in molti, anche per via di quelle continue lamentazioni sulla crisi del commercio che dovrebbe ispirare ben altri virtuosi comportamenti. E invece... Meglio, molto meglio, in ottica di accoglienza, è andata per quanto riguarda musei e gallerie darte.
Per chi ha voluto e potuto approfittare del giorno di festa per abbeverarsi di cultura (visto che era difficile abbeverarsi letteralmente con una bibita), ieri lofferta era tanta: i Musei di Strada Nuova sono rimasti aperti dalle 10 alle 19, proprio come il Museo del Risorgimento ,il Castello dAlbertis e il Museoteatro della Commenda di Pré, mentre il Galata Museo del Mare ha osservato lorario 10-19,30. Dalle 10 alle 19, ingressi possibili anche ai Musei di Nervi Gam, alle Raccolte Frugone e allaWolfosoniana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.