I grandi maestri inglesi del XVII e XVIII secolo, protagonisti di una scuola tra le migliori al mondo, unitamente a quella svizzera e sassone, dopo essere stati relegati nel dimenticatoio per molti, forse troppi anni, sono tornati alla ribalta nel 1995, grazie all'intuito di un ingegnere appassionato di sfide come Eric Loth. Il progetto «The British Masters» è nato a La Chaux-de-Fonds, con il preciso intento di riportare al grande pubblico la straordinaria tradizione anglosassone. Così, nomi come Thomas Tompion, George Graham e John Arnold hanno ricominciato, a partire dal 1998, con il lancio dei primi modelli, a riprendersi quel ruolo primario che spettava loro di diritto. Attualmente Loth sta concentrando il lavoro sui marchi Graham e Arnold & Son, con il primo a privilegiare la cronografia e la misura maschile, ed il secondo ispirato dall'avventura, dalla scoperta, dall'indicazione astronomica.
Per quanto riguarda Graham, durante Baselworld, le novità hanno riguardato la collezione Swordfish, connotata dalla corona di regolazione posizionata a sinistra, dalla L riprodotta sul quadrante nero al di sopra del numero 6, a ribadire come i dispositivi di controllo siano in effetti posizionati a sinistra (i pulsanti, poi, sono impreziositi da motivi a Clous de Paris). La cassa in acciaio inossidabile, con rivestimento PVD opaco, si adatta molto bene al polso e prevede l'insieme corona/pulsanti anche nella tradizionale posizione a destra (indicata da una R sul quadrante): il cinturino è in gomma nera anallergica chiuso da una fibbia in acciaio, ma è disponibile anche il bracciale. Indiscutibilmente, però, gli elementi chiave che s'impongono all'attenzione sono i cristalli zaffiri che proteggono i contatori cronografici delle 12 ore e dei 30 minuti: i cristalli sottolineano l'illusione ottica di profondità creata dalla cassa bombata e conferiscono al tempo stesso una dimensione del tutto inedita. Ampliando la distanza fra gli "occhi sporgenti" dello Swordfish, Graham ha simultaneamente fatto posto ad un ulteriore contatore centrale, relativo ai secondi continui, così da facilitare la lettura delle informazioni. I nuovi quadranti evidenziano indici geometrici e numeri arabi sovradimensionati e luminescenti arancioni su fondo nero (versione Black Knight, realizzata in 200 esemplari con cassa trattata in PVD nero) e verdi su fondo giallo (versione Soft Yellow), al fine di migliorare la leggibilità notturna. Il movimento meccanico automatico è il calibro G1710. Ecco, poi, il Chronofighter R.A.C., abbreviazione riferita all'impiego del dispositivo di smistamento della funzione cronografica mediante ruota a colonne (Roue à Colonne): il sistema più tradizionale e sofisticato per garantire l'eccellenza nella precisione della misurazione.
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