I militanti atei: arrestare il Papa

Ad attendere Papa Benedetto XVI, quando si recherà in visita in Gran Bretagna tra il 16 e 19 settembre, potrebbe esserci un mandato di arresto per «crimini contro l’umanità». Richard Dawkins e Christopher Hitchens, intellettuali e militanti del movimento ateo britannico, hanno infatti chiesto ad alcuni esperti di diritti umani di preparare un’accusa formale e richiedere l’incriminazione del Pontefice sulla base del presunto insabbiamento architettato per coprire le responsabilità della Chiesa Cattolica nello scandalo degli abusi sessuali ai danni di minori. Mossa che, per quanto improbabile, è contemplata dall’ordinamento giuridico britannico. «Stiamo parlando di una persona - ha tuonato Dawkins al Sunday Times - il cui primo impulso, quando i suoi preti vengono pizzicati con le braghe calate, è quello di coprire lo scandalo e condannare la giovane vittima al silenzio». «Quest’uomo - gli ha fatto eco Hitchens - non è nè al di sopra nè al di fuori della legge.

L’insabbiamento istituzionalizzato di abusi ai danni di minori è un crimine contemplato in ogni ordinamento e non prevede cerimonie private di penitenza o risarcimenti pagati dalla Chiesa ma giustizia e sentenze». La coppia di provocatori crede di poter sfruttare il medesimo principio usato per arrestare il dittatore cileno Augusto Pinochet durante la sua visita del 1998.

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