«I rifiuti di movida e rom costano tre milioni l’anno»

Si parla di 3 milioni 200mila euro l’anno. Quanto costa alla pubblica amministrazione la maleducazione dei milanesi: cicche, cartacce, bicchieri e bottiglie abbandonati per non parlare di vere e proprie discariche a cielo aperto. Per questo il presidente di Amsa l’Azienda municipalizzata dei servizi ambientali, Sergio Galimberti lancia una proposta innovativa: ausiliari del decoro che diano multe a chi butta rifiuti per terra. «I vigili hanno troppi compiti da svolgere - dice il presidente - e come è stato fatto con gli ausiliari della sosta, occorrono altre figure per dare le multe e creare rispetto tra i cittadini».
Solo per ripulire le piccole discariche a cielo aperto Amsa spende ogni anno 500mila euro, mentre ammonta a un milione e 900mila euro l’anno il costo per ripulire le zone della movida.
Gli interventi sono quintuplicati in tre anni, passando da 5400 del 2005 a 25mila del 2008, in corrispondenza delle zone occupate da rom ed extracomunitari, mentre 800 mila euro vengono spesi per bonificare le aree dopo gli sgomberi dei campi. Solo per dare un’idea, dal campo di Triboniano sono state eliminate 2mila tonnellate di rifiuti dall’inizio del 2009.

«Abbiamo provato a spiegare ai rom - spiega Mauro De Cillis, responsabile per la raccolta e igiene del suolo di Amsa - che se concentrano i rifiuti in un punto passiamo a prelevarli gratis, ma loro preferiscono tenerli in mezzo alle roulotte e così ogni volta che viene fatto uno sgombero ci troviamo di fronte a un immondezzaio».
Ultima voce della nota spese di Amsa, i graffiti: per ripulire le facciate dei palazzi il Comune spende 8 milioni di euro l’anno.

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