I giorni «neri» dei treni liguri sembrano non finire più. Dallo sciopero del sindacato Cub, che non sembrava destinato a provocare terremoti negli orari e che invece ha mandato in tilt tutta la rete e in particolare quella ligure,non cè più stato un giorno di pace, soprattutto per i pendolari. Praticamente tutti i treni hanno fatto segnare ritardi record, arrivati anche a superare le due ore per alcuni Intercity.
La rivolta dei viaggiatori è stata immediata. Il comitato «Abbonati ICPlus Genova-Milano» hanno scritto nuovamente allamministratore delegato di Trenitalia, Roberto Testore, e al responsabile dellassistenza clienti. La segnalazione riguarda la soppressione dellIntercity Meneghino 648. Da Principe il convoglio non è più partito «a causa del rifiuto dei due macchinisti di condurlo» perché il locomotore era dotato del tanto contestato «sistema Vacma» che secondo i ferrovieri provoca stress. «Non ci interessa entrare nella dialettica sindacale - scrivono i pendolari -. Ma intendiamo tutelare in ogni sede, anche legale, i lavoratori genpvesi che, a causa di queste iniziative non annunciate per tempo e che non comportano neppure una perdita economica per i macchinisti, stanno rimettendoci la retribuzione di intere giornate di lavoro o addirittura il posto». Il comitato cita infatti tutti quei pendolari che ogni giorno si recano a Milano per lavori «a progetto» che non hanno alcuna tutela e possono essere anche licenziati per il ritardo provocato dai treni. E alla mail del comitato non sono mancate le segnalazioni di casi concreti. Una telefonista a contratto, che guadagna 850 euro al mese («di cui 127.05 vanno in abbonamento Trenitalia e 30 in abbonamento Atm») ha ricevuto venerdì la seconda lettera di ammonizione, alla terza verrà licenziata.
I macchinisti che si rifiutavano di partire sono stati anche scortati dalla polizia per evitare aggressioni da parte dei passeggeri inferociti. La sera precedente, invece, quasi tutti i treni in arrivo e in partenza dalle stazioni genovesi avevano ritardi compresi tra i 45 minuti e le 2 ore e 10. Paradossale la situazione dellIntercity Puccini da Torino, in arrivo alla stazione Principe quasi in orario, è rimasto fermo per oltre unora perché non cerano i macchinisti di «ricambio» che sostituissero gli smontanti. Il treno è così arrivato a Brignole con oltre unora di ritardo ed è poi proseguito per il levante ligure e per Livorno, accumulando altri minuti sulla tabella di marcia. Lavori in corso nei pressi di Santa Margherita e problemi nella zona di Monterosso hanno poi completato lopera per molti treni in circolazione in questi giorni.
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