Un’indagine partita nel 2001

LO SCOOP Il caso Mills esplode giovedì in seguito a uno «scoop» del Corriere della Sera che rivela un avviso a comparire per il premier Silvio Berlusconi da parte della procura di Milano. I pm dallo scorso marzo avrebbero messo il premier sotto indagine con l'ipotesi di reato di concorso in corruzione nei confronti di un testimone, lo stesso David Mills, in uno stralcio di inchiesta sulla compravendita dei diritti tv di Mediaset.
I FATTI L'inchiesta svolta dai pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale, ipotizza che Berlusconi abbia offerto 600mila dollari all'avvocato inglese David Mills, consulente del gruppo - indagato in questo stralcio anche per falsa testimonianza - perché in veste di testimone non spiegasse alla procura il meccanismo delle società off shore legate alla compravendita dei diritti televisivi.
IL PERSONAGGIO Mills, marito dell'ex ministro della Cultura britannico Tessa Jowell, secondo la procura è l'ideatore del sistema di società estere del presunto comparto occulto del gruppo di Segrate, è già indagato come Berlusconi nel troncone principale dell'inchiesta Mediaset e ha già testimoniato in tre processi a carico del premier: All Iberian, tangenti alla Guardia di Finanza e Sme.


L’INCHIESTA L’indagine sui diritti tv, partita nel 2001, vede Berlusconi indagato dalla Procura di Milano per frode fiscale e falso in bilancio per la compravendita 1994-96 dei diritti per la trasmissione di film americani sulle reti Mediaset.

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