La querelle sta tenendo quotidianamente banco sulla stampa internazionale, dallHerald Tribune a El País, fino ai giornali di casa nostra. Riassumiamola, perché a quanto pare è molto più di una mera faccenda legale che persino Dickens - un amante del diritto dautore - avrebbe trovato noiosa. Ieri era lultimo giorno per presentare presso la Corte di New York eventuali opposizioni al progetto di Google di digitalizzare il patrimonio librario del pianeta, a partire dai libri recuperabili sul territorio degli Stati Uniti. Tra questi, ci sono anche i cosidetti «lavori orfani», cioè quei libri i cui diritti sono in teoria ancora coperti dal copyright, ma che nella pratica, invece, per diverse ragioni (morte dellautore senza eredi, fallimenti editoriali, etc.), non appartengono a nessuno. Il progetto di Google ha diviso il mondo della cultura e degli affari: pochi giorni fa la Bibliothèque Nationale de France ha clamorosamente «ceduto» i propri scaffali allo scanner dellazienda californiana, sullesempio della Bodleian Library di Oxford, mentre un cartello formato da Microsoft, Yahoo! e Amazon e numerosi editori ha presentato ricorso a New York, paventando da parte di Google un monopolio difficilmente scalfibile del mercato delle digitalizzazioni delle biblioteche. Per placare un po gli animi, Google aveva già accettato di creare un Book Rights Registry dove registrare autori ed editori dei libri digitalizzati, in modo che questi possano ricevere un compenso sulle future vendite su Google Books.
Ieri, un altro colpo di scena «made in Italy», comunque nellaria da tempo: lAssociazione Italiana Editori ha presentato alla Corte di New York il suo formale ricorso, accusando Google di «violare in più parti la Convenzione di Berna sul diritto dautore, che stabilisce il consenso preventivo per qualsiasi utilizzo delle opere e che questa tutela prescinda da qualsiasi registrazione». La prima prosaica udienza del processo è prevista per il 7 ottobre. Ma qualcosa ci dice che Dickens non ci avrebbe scritto su nessuna Casa desolata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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