Anche quest'anno la battaglia degli animalisti contro la mattanza degli agnelli, piazzo tradizionale in molte parti d'Italia, è più che mai accesa. Circa quattro milioni gli agnelli macellati ogni anno in Italia, sia provenienti dal nostro Paese che dall'Est Europa; 800.000 quelli uccisi solo in questo periodo. Sono queste le cifre di Animal Equality, l'associazione internazionale per i diritti degli animali scesa ieri in piazza del Pantheon a Roma per mostrare ancora una volta cosa succede agli agnelli negli allevamenti e macelli italiani. «C'è sempre molta più attenzione da parte dell'opinione pubblica unitamente a un forte bisogno di sapere quello che si nasconde dietro la triste realtà degli allevamenti. In pochi giorni la nostra investigazione è stata vista su YouTube da oltre 35.000 persone e più di 3.000 persone hanno sottoscritto il loro impegno a non consumare carne d'agnello». Un fondamentalismo e null'altro che il frutto di ignoranza e della voglia di apparire, secondo gli allevatori.
Chiamati in causa come radice del problema, gli allevatori ovicaprini non ci stanno a passare come torturatori senza cuore che difendono la categoria contro gli attacchi e dicono: «Quelle che ci attaccano sono persone che parlano senza mai essere entrati in una stalla in vita loro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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