Cassazione, la difesa del Cav: "Rinviare l'udienza del 18 aprile per l'elezione del Quirinale"

La difesa di Silvio Berlusconi ha chiesto di rinviare l’udienza fissata dalla Corte di Cassazione per il 18 aprile per discutere la richiesta di spostare da Milano a Brescia due processi che vedono l’ex premier imputato. La richiesta è stata avanzata in quanto per il 18 aprile è in calendario l’inizio delle votazioni in parlamento per la nomina del nuovo presidente della Repubblica.

Il Cavaliere è coinvolto a Milano in due processi: il Rubygate, che lo vede imputato per concussione e prostituzione minorile, e il procedimento sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte del gruppo Mediaset. I legali di Berlusconi si sono rivolti alla Cassazione per chiederne lo spostamento dal tribunale di Milano a quello di Brescia per "legittimo sospetto". La Suprema Corte ha fissato udienza il 18 aprile per discutere della questione. Tuttavia, lo stesso giorno al parlamento inizieranno le votazioni per il nuovo inquilino del Quirinale e sia berlusconi sia gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo sono parlamentari. In due memorie depositate ai giudici di piazza Cavour hanno quindi chiesto il rinvio dell’udienza del 18 aprile in quanto fanno domanda di "poter partecipare all’udienza camerale". D'altra parte, è stato lo stesso Berlusconi a chiedere di "essere sentito personalmente" nell’ambito dei due procedimenti.

Per quanto gli avvocati dell’ex presidente del Consiglio riconoscano che non si possa ricorrere al "legittimo impedimento dei difensori nei procedimenti che si svolgono in camera di consiglio, a prescindere dall’assorbente legittimo impedimento della parte interessata, si permettono di insistere perchè sia riconosciuto anche il loro legittimo impedimento, attesa la peculiarità del caso concreto sotto il duplice profilo dell’istituto della remissione, sia in relazione alla eccezionalità dell’impegno parlamentare evocato".