Fininvest fa «pulizia» e finisce in rosso

Il bilancio della Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, finisce in rosso. Un evento che non capitava da quasi vent'anni, prima della quotazione in Borsa di Mediaset del 1996: la crisi non fa sconti e il consolidato 2012 ha chiuso con 285 milioni di perdite contro i 7,5 milioni di utile del 2011.
Una conseguenza in parte automatica rispetto all'andamento delle sue società: Fininvest controlla, tra l'altro, Mediaset, Mondadori (che a sua volta detiene il 39% del Giornale), la quota sindacata del controllo paritetico di Mediolanum con Ennio Doris e il Milan. Quindi consolida pro quota le perdite importanti subite nel 2012 sia dal Biscione (235 milioni), sia dal gruppo di Segrate (167 milioni). In entrambi i casi hanno pesato le forti svalutazioni che le società del gruppo hanno effettuato al pari di tante altre aziende in questa stagione.
E sono proprio le svalutazioni che hanno mandato in rosso la capogruppo, presieduta da Marina Berlusconi e guidata dall'ad Pasquale Cannatelli. Infatti, si legge nel comunicato emesso da Fininvest, «escludendo gli impatti derivanti dalle rettifiche di valore e da altri costi non ricorrenti, si registra un utile di 59,4 milioni». I ricavi consolidati sono scesi dell'11,3% a 5.154 milioni, il margine operativo lordo è sceso del 35,3% a 1.259,8 milioni mentre il risultato operativo fa segnare una perdita di 490,5 milioni a fronte di un utile di 609,9 registrato nel 2011, dopo aver registrato oneri non ricorrenti pari a 543,5 milioni riferibili sia alla svalutazioni di alcuni asset, sia a oneri di ristrutturazione. Al netto di tali impatti il risultato operativo, rileva Fininvest, sarebbe stato positivo per 53 milioni. Sulla perdita hanno pesato poste straordinarie per oltre 650 milioni. Nel corso dell'esercizio l'indebitamento finanziario netto del gruppo è sceso da 2.077 a 1.881 milioni grazie a una generazione di cassa di 217 milioni. Gli investimenti effettuati nel 2012 sono stati pari a 951,9 milioni. A seguito della perdita il patrimonio netto consolidato si è ridotto a 5.418,2 milioni. «Il profondo peggioramento dei mercati di riferimento e il netto calo di consumi e investimenti hanno inciso in modo molto sensibile sui risultati 2012 del Gruppo Fininvest» si legge nella nota.
Nessun dividendo ordinario è stato staccato ai soci in sede di approvazione del bilancio, per il terzo anno consecutivo. Tuttavia, il 20 marzo scorso la Fininvest ha distribuito alle società della famiglia Berlusconi che controllato la holding riserve per 93,6 milioni.

La cedola non è stata staccata sul risultato 2012, chiuso per l'appunto in perdita, ma attingendo «a utili portati a nuovo», come si legge nella nota del gruppo, dopo aver «valutato l'importo delle riserve distribuibili nonchè la consistenza delle risorse finanziarie disponibili».

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