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L’hanno ripetuto e strombazzato su tutti i media fino alla nausea, quasi. «Se non ora quando?» e finalmente l’ora fatidica è arrivata. Donne in piazza contro lo scandalo Ruby, domani si parte. A Milano l’appuntamento è alle 14.30 in piazza Castello, a Roma alle 14 in piazza del Popolo. Stessa timing a Firenze, in piazza dei Giudici, a Napoli alle 10.30 in piazza Matteotti. E poi Genova, Agrigento, Padova, Palermo e persino Arcore. Sì, perché l’indignazione del popolo rosa, leggi Concita De Gregorio, Miuccia Prada, Sabina Guzzanti, Lidia Ravera, Franca Rame e compagnia, contro le abitudini private del Cavaliere non ha confini. Si consiglia di indossare una sciarpa bianca «simbolo del sentimento di lutto per lo stato in cui versa il Paese» e in segno di continuità col percorso iniziato il 29 gennaio con il presidio alla Scala. La partecipazione è aperta a tutti. Uomini compresi, perché «sarebbe ora che si domandassero come ne esce pure la loro, di immagine» da questa vicenda. E così, tra i primi supporter ecco l’adesione di Gad Lerner.

Per le più convinte, le promotrici hanno confezionato persino un vademecum per la mobilitazione. Con tanto di slogan da urlare in corteo che dicono così: «Questo non è un paese per donne», «La dignità delle donne è la dignità della nazione», «La dignità della nazione è la dignità delle donne».

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