«Silvio Berlusconi è una persona di spirito che ama fare le battute. La circostanza che mi abbia consigliato di entrare in politica, come ricostruito dal Fatto quotidiano è vera. È avvenuta al termine di uno scambio di battute al termine del colloquio avuto nei giorni scorsi».
Il magistrato antimafia Antonio Ingroia, il procuratore aggiunto di Palermo al centro delle polemiche per la sua indagine sulla presunta trattativa Stato-mafia, ha confermato ieri sera a Padova, a margine di un incontro alla festa regionale del Pd, l'indiscrezione sulla frase rivoltagli dall'ex premier ascoltato qualche giorno fa a Roma dai pm di Palermo che indagano su una presunta estorsione ai suoi danni compiuta dal senatore Marcello Dell'Utri (che invece ha dichiarato di non credere ai complimenti di Berlusconi: «So quello che dico: è impossibile, sono notizie assolutamente infondate, apprezzare Ingroia è inverosimile»).
Il pm puntualizza: «Al momento - ha aggiunto - io faccio il pubblico ministero, amo il lavoro che faccio. Come è noto tra qualche mese andrò a ricoprire un incarico delle Nazioni Unite in Guatemala, in linea con il lavoro che ho fatto finora nel contrasto al narcotraffico».
Rispondendo poi a una domanda dei cronisti sulla affinità di vedute con il Pd sulle questioni legate alla lotta alla mafia, Ingroia ha aperto un fronte di vicinanza ideale al partito di Pierluigi Bersani: «Non c'è dubbio - ha spiegato - che sono anni che partecipo a dibattiti a feste del Pd come questa. Con molti del Pd la pensiamo allo stesso modo sul tema della lotta alla mafia. Con altri esponenti di altre parti politiche non posso dire la stessa cosa». Circa l'ipotesi di una sua candidatura alle prossime elezioni politiche il procuratore antimafia non ha chiuso la porta ma non ha escluso un suo futuro impegno: «È troppo presto per parlare di queste cose - ha chiarito Ingroia - intanto io continuo a fare il mio lavoro. Poi si vedrà».
In effetti, il magistrato siciliano ha sempre preferito restare ambiguo su una sua possibile discesa nell'agone politico.
«È escluso che possa candidarmi in nome di liste o sigle di partiti», ha detto quando è stato fatto il suo nome per le Regionali siciliane, precisando però: «Non mi pare che allo stato ci siano le condizioni per mie candidature in generale, non ci sono i presupposti per altre cose». Per ora... le condizioni... i presupposti... ma mai un secco «no».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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