PORCATA PALESE

Non è più tempo di nascondersi dietro il dito. E neppure dietro una sinistra che si sta mostrando per quello che è: illiberale, non democratica e pure vigliacca. Qui non c'entra - come ci vogliono fare credere da più parti - la decadenza di Berlusconi come «fatto giudiziario personale» e neppure la «stabilità del governo per il bene del Paese». È che si mischiano due cose. Il tentativo del Pd, sostenuto da Napolitano, di ribaltare il magro risultato elettorale con giochini di palazzo e la voglia di uno stretto gruppo di notabili dell'ex Pdl oggi Forza Italia di liberarsi di Silvio Berlusconi. Da Quagliariello a Sacconi, da Cicchitto a Formigoni passando per Giovanardi. Loro il Cavaliere non lo hanno mai amato e forse neppure stimato. Sopportato sì, usato alla stragrande, ma sempre e solo per interesse personale. Chi governatore, chi ministro o capogruppo, grazie a Berlusconi sono stati famosi, hanno avuto potere ma sempre turandosi il naso. Sono dei reduci di Dc e Psi, con un complesso di superiorità morale e politica nei confronti del berlusconismo che cozza contro le tangenti e gli scandali che hanno marchiato in modo indelebile il loro mondo di riferimento, quella prima Repubblica e i loro partiti responsabili tra l'altro della montagna di debito pubblico che ci sovrasta. Maestri sì, ma del tirare a campare, politici di professione disposti a tutto, pure a vendere al nemico la propria bandiera.
Certo, queste sono persone che di bandiere ne hanno cambiate tante, e non sarà una in più a compromettere un onore già perso da tempo. Sta di fatto che la suddetta compagnia non ha perso l'occasione neppure ieri per infierire. «L'alleanza con il Pd non si tocca, il governo è al sicuro», hanno dichiarato all'unisono un minuto dopo che la sinistra - introducendo un principio contrario a usi e regolamenti del Senato - ha ottenuto il voto palese (cioè condanna sicura) sulla decadenza di Berlusconi. Scaricare Berlusconi in questo modo, alleati col nemico, è cosa indegna. Ora Alfano deve scegliere. Capo della mini congiura o custode orgoglioso di una storia che è anche la sua? Mi auguro scelga la seconda via, l'unica che sa di quid.

servizi da pagina 2 a pagina 5

di Alessandro Sallusti