Ruby ai pm di Milano: "Mi devono ascoltare, voglio testimoniare"

Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby, non vede l’ora di dire la sua; una versione dei fatti che comprende anche la negazione di qualsiasi rapporto intimo con l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: "Sono io il fulcro di questo processo e dovrebbero chiamare me. Non vedo l’ora che mi chiamino e quando mi chiameranno ci andrò".

Intervistata da Tgcom24 (leggi l'intervista di Fabio Marchese Ragona) mentre è in corso il processo che vede il Cavaliere imputato per concussione e prostituzione minorile, Ruby chiede di essere convocata dai giudici: "Sono io il fulcro di questo processo e dovrebbero chiamare me. Non vedo l’ora che mi chiamino e quando mi chiameranno ci andrò". Alla precisa domanda se ci siano stati o meno rapporti intimi con l’allora presidente del Consiglio, Ruby ha risposto secca: "Assolutamente no". Nell’intervista c’è spazio anche per una rapida ricostruzione delle serate che si svolsero nella villa di Berlusconi ad Arcore: "C’erano ragazze più disinvolte, altre che lo erano meno - ha raccontato Ruby - io facevo parte della seconda categoria. Per me va bene così, non ne voglio nemmeno parlare, è una cosa che ormai ho resettato dalla mia mente. Non voglio ricordarla neanche. Dopo questo casino la mia vita non è più quella di prima - ha spiegato -, non sono più la persona di prima e non ho più l’immagine di prima".

George Clooney ed Elisabetta Canalis, citati come testi dalla difesa del Cavaliere al processo sul caso Ruby, non si presenteranno domani in aula. Da quanto è stato riferito, l'attore hollywoodiano, cui è stata inviata la convocazione a Villa Oleandra a Laglio, sul Lago di Como, non ha dato alcuna risposta, mentre l'ex velina si trova negli Stati Uniti e, per un problema di green card, non può lasciare il Paese.