La showgirl: «La babysitter può essere un aiuto, ma i sacrifici spettano a noi»

«Fare la mamma è più importante che inseguire la propria carriera». Non ha dubbi la showgirl Elenoire Casalegno, mamma di una ragazzina di 14 anni: bisogna fare dei sacrifici per seguire in prima persona i propri bambini.
Ha mai notato che sua figlia preferisse la baby sitter a lei?
«No, assolutamente. Non mi è mai successo perché sono sempre stata molto presente nella sua vita, non l'ho mai abbandonata nelle mani di una tata. E se mi fosse successo lo avrei considerato umiliante. Quando ho deciso di avere una figlia mi sono presa molto tempo per starle accanto. Ho rifiutato moltissime offerte di lavoro nei primi dieci anni della sua vita. E solo adesso che è adolescente sto ricominciando a lavorare più intensamente».
Quindi secondo lei bisognerebbe rinunciare alla tata?
«In alcuni casi non è possibile. Il ruolo della donna è cambiato. E anche per motivi economici è indispensabile lavorare, portare a casa due stipendi. Quindi quando non si sa a chi lasciare i propri figli occorre farsi aiutare da una baby sitter. Ma questo non può significare abbandonarli nelle mani di un'estranea. La tata deve essere un aiuto. I sacrifici toccano ai genitori».
E allora la formula giusta qual è?
«Bisogna essere molto equilibrati. Da una parte non rinunciare al lavoro e alla propria realizzazione. Dall'altra non permettere che i propri figli siano cresciuti da altri. Credo che sia importante la qualità del tempo che si passa con i bambini.

Ci sono mamme che non lavorano, che sono sempre in casa, frustrate, e sono meno presenti di tante donne che lavorano e che quando sono a casa hanno un atteggiamento molto positivo con i propri figli. Detto questo, l'ideale secondo me sarebbe lasciare i bambini con i nonni, quando sono disponibili».

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