La vacanza con i bimbi un incubo o una gioia?

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«Tra 18 mesi l'euro sarà morto». La copertina di Focus Money, settimanale economico del gruppo Burda, campeggia nelle locandine di fronte alle edicole tedesche. Riporta la dichiarazione di un esponente di rilievo del partito liberale su cui si regge la maggioranza di governo. Così, mentre Angela Merkel e il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble si dichiarano decisi a fare di tutto per difendere la moneta unica, un loro collega dà la pratica per conclusa e l'euro ormai defunto. Un segno in più della disaffezione ormai evidente di molti liberali della Fdp e democristiani della Csu (cristiano-bavaresi) verso la linea seguita dal governo berlinese. E Thomas Schmid, direttore editoriale del quotidiano Die Welt, uno dei più autorevoli del Paese, conferma: «In Germania la fine dell'euro non è più un tabù».

I bambini in viaggio? Una iattura: urlano, piangono, spaccano tutto. Sono così molesti che in Gran Bretagna il 37% dei partecipanti a un sondaggio del portale di viaggi TripAdvisor è disposto a pagare un supplemento di prezzo pur di non avere under 12 a bordo del proprio aereo. Ma il giudizio è la giusta difesa dal rischio di vedersi rovinata la vacanza o il viaggio di lavoro o una prova di egoismo bello e buono a danno dei più piccoli?

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di Mario Giordano

e Giordano Bruno Guerri

di Angelo Allegri