Le interrogazioni festive

24 dicembre 2008. 25 dicembre 2008. 26 dicembre 2008. Viglia, Natale, Santo Stefano. Sono le date riportate in testa ad altrettante interrogazioni presentate in Comune a Rapallo. Non si ferma neppure per le feste, lo Stakanov dei consiglieri comunali, il sindaco destituito e non più rieletto Armando Ezio Capurro. Estensore di centinaia di atti e protagonista di un vero e proprio record di interventi, Capurro sembra quasi prigioniero del suo ruolo da pierino. Sempre deciso a stupire, all’ex sindaco non basta più scovare gli spunti più impensabili per rivolgere interrogazioni a Mentore Campodonico che lo ha battuto nei seggi alla corsa alla poltrona da primo cittadino e soprattutto ai suoi assessori. Ecco così che arriva l’idea di presentare i suoi atti sotto le feste. Anzi, nei giorni di festa più sacri dell’anno.
Come se, ad esempio, la vigilia di Natale non si potesse andare avanti senza sapere se l’assessore Parodi ha più o meno «potere» di una dirigente. Tutto perché a una precedente interrogazione di Capurro era giunta una risposta firmata da una dirigente comunale che differiva in parte da un’impressione precedente dell’assessore. Per carità, il Comune non rischiava il fallimento, ma d’altra parte l’ex sindaco mentre tutti cercavano gli ultimi regali aveva questo tarlo in testa che non lo lasciava tranquillo e aveva ogni diritto di chiederne conto al sindaco.
E il giorno di Natale? Come si può pensare che Armando Ezio Capurro passi tutto il tempo davanti a panettoni e calici di champagne? Infatti lui il 25 dicembre ha vergato un’interrogazione per sapere come intende portare avanti il sindaco i rapporti con i dipendenti comunali.

E soprattutto perché alcuni di loro si sono dimostrati insoddisfatti di questa amministrazione. Infine, il 26 dicembre, giorno ancora festivo, è stato dedicato da Capurro a un’interrogazione sul metodo di riscossione dei tributi comunali. In attesa di conoscere i quesiti di Capodanno.

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